Archiweb- Biblioteca digitale dell'Archiginnasio Sulle tracce di Dickens
   
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Dickens entra a Bologna
- Dickens e Byron

Il cimitero di Bologna
- La tomba di Lady Sophia Butler Mariscotti

Il centro della città

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Periodici inglesi in Archiginnasio
- The London and Paris Observer or Weekly Chronicle of Literature, Science and fine arts
- The Illustrated London News en français

Acquisizioni recenti

Bibliografia

La tomba di Lady Sophia Butler Mariscotti


    

Anonimo, Monumento a Giuseppe Mariscotti (n. 1762 – m. 1832) alla Certosa di Bologna, Chiostro Terzo, arco 6

La statua raffigurante l’Allegoria della Scienza nautica di Carlo Chelli (1807-1877), è l’elemento dominante di questa tomba e fu terminata nel 1843. Si tratta di uno dei primi monumenti della Certosa realizzati in marmo, in un contesto in cui, per evitare l’impiego di questo costoso e nobile materiale, per adornare le sepolture delle famiglie più insigni della città inizialmente si era ricorsi alla pittura oppure a gesso, stucco e scagliola. Charles Dickens nel corso della sua visita al Cimitero Monumentale fu certamente guidato a visitarla dal Custode Dimostratore Marcellino Simbaud.


Degna di nota sarebbe stata per Dickens Lady Sophia Butler Mariscotti, ma chissà se riuscì a notarne il ritratto a bassorilievo, sfilando dietro al custode dimostratore Marcellino Simbaud lungo la sua tomba, nobilitata dalla classicheggiante Allegoria della scienza della nautica, una delle poche statue di marmo della Certosa, scolpita da Alfonso Chelli e collocata sul posto nel 1843, appena un anno prima. Se, a differenza di quanto facevano in genere i viaggiatori di ogni nazione, Dickens non avesse trascurato di cercare entrature presso la società bolognese, da viva Lady Sofia Butler sarebbe stata per lui un interlocutore ideale. Aveva certamente avuto modo di conoscerlo attraverso le pagine di The London and Paris Observer or Weekly Chronicle of Literature, Science and fine arts, che si faceva mandare da Parigi.
Di nobile lignaggio scozzese, andata sposa nel 1787 al conte Luigi Mariscotti, Sophia Butler si teneva ancora aggiornata sulla cultura inglese. Il settimanale era spedito direttamente dall’editore Galignani di Parigi, e alcuni dei fascicoli che venivano rilegati in volumi annuali contengono recensioni delle opere di Dickens appena pubblicate: Memoirs of Joseph Grimaldi, the Clown (1838), e The life and adventures of Nicholas Nickleby (1839), che viene posto a confronto con i Pickwick Papers (1836), di cui – si afferma – superò largamente le vendite. L’ultima annualità di The London and Paris Observer fra le quattro in successione pervenute alla Biblioteca dell’Archiginnasio (1840) coincide con l’anno della morte della gentildonna, giunta all’età di settant’anni e quattro mesi il 31 gennaio 1840, come si legge nella lapide.

 

Anonimo, Epigrafe e ritratto di Sophia Butler Mariscotti nel monumento funebre a Giuseppe Mariscotti, Certosa di Bologna, Chiostro Terzo, arco 6

Come si legge nella lapide, la contessa Sophia Mariscotti, andata sposa a Luigi nel 1787 a soli diciassette anni, morì all’età di settant’anni e quattro mesi il 31 gennaio 1840.


 

Piatto anteriore della rilegatura di The London and Paris Observer or Weekly Chronicle of Literature, Science and fine arts, 1838

Sull’interno del piatto anteriore della rilegatura di ciascuna annata è stato incollato l’ex libris della gentildonna e l’indirizzo ritagliato da una busta che conteneva i fascicoli.

 

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