| «The Illustrated London News en français» Charles Dickens visitò Bologna tra il 9 e 
              il 10 novembre 1844 e toccò nuovamente la città di 
              passaggio intorno al 20 novembre 1853. In questo lasso di tempo 
              «The Illustrated London News» offriva unimmagine 
              molto vivida della Londra dellepoca (presentata nella prima 
              pagina di ogni numero dallinconfondibile panorama del Tamigi), 
              che fa da sfondo a eventi sociali e politici ma anche a episodi 
              di cronaca spicciola, che talvolta hanno attinenza con le tematiche 
              trattate nelle opere di Charles Dickens. Il settimanale fu fondato 
              da Herbert Ingram e suo figlio Mark Lemon, l'editore del «Punch». 
              La prima edizione della rivista apparve il 14 maggio 1842. Al prezzo 
              di sei pence, la rivista aveva sedici pagine e trentadue illustrazioni 
              realizzate con tecniche xilografiche (incisioni in legno).Nella Biblioteca dellArchiginnasio sono conservati soltanto 
              i fascicoli della versione in francese del 1851, anno in cui ebbe 
              luogo a Londra la Grande Esposizione delle opere dell'Industria 
              di tutte le Nazioni (Great Exhibition of the Works of Industry of 
              all Nations). Essa fu la prima esposizione universale ed ebbe luogo 
              ad Hyde Park dal 1º maggio al 15 ottobre 1851. Ad essa seguì 
              la lunga serie di esposizioni universali di cultura e industria, 
              dall'Ottocento ad oggi.
 In questa sintetica rassegna di alcuni articoli risalta il contrasto 
              tra il pubblico elegante delle sfarzose cerimonie e la vita quotidiana 
              della plebe cenciosa nelle vie di Londra, dove si mescola ai ceti 
              benestanti.
 
 
               
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 |  |  |  | La maggiore applicazione dell'architettura 
                  del ferro fu nella costruzione di ponti, stazioni ferroviarie, 
                  padiglioni, ecc., tutte strutture che richiedono ampi spazi, 
                  a causa delle loro dimensioni. Nel 1851 si tenne a Londra la 
                  prima Esposizione Universale, una mostra che richiamava ingegneri 
                  da tuttEuropa e li vedeva sfidarsi tra loro, 
                  in quanto le competizioni riguardavano le costruzioni in ferro, 
                  acciaio o ghisa. Tra le opere architettoniche più in vista, quella di 
                  Joseph Paxton 
                  risultò la migliore: il progetto dell'ingegnere inglese 
                  fu infatti il più originale, il più celebrativo 
                  e il più maestoso. Limpresa di costruire il Palazzo 
                  di Cristallo fu realizzata in pochi mesi con l'impiego 
                  di ghisa e vetro in 77mila metri quadrati. Questa opera diede 
                  il via alla competizione, che durerà per parecchi anni, 
                  di costruire edifici e monumenti sempre più sorprendenti 
                  e maestosi.
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		Joseph Paxton
		
			Joseph Paxton nacque nel 1801 a Milton Bryant, nel 
              Bedfordshire, in una famiglia di contadini. Iniziata la sua carriera 
              come orticoltore e giardiniere, si rivelò poi un geniale 
              costruttore di serre, anche gigantesche, che realizzò utilizzando 
              il ferro e il vetro, servendosi di accorgimenti tecnici d'avanguardia. 
              Fu tra i primi ad utilizzare le strutture metalliche per tale tipo 
              di costruzioni, intuendone le grandi possibilità tecniche 
              e gli spettacolari e innovativi effetti formali. A lui si devono 
              l'ideazione e la realizzazione di numerosi parchi pubblici e privati, 
              fra cui quelli di Chatsworth e di Birkenhead. Progettò anche 
              abitazioni, contraddistinte dall'impiego del vetro.Come sovrintendente ai giardini del duca di Devonshire, a Chatsworth 
              si cimentò nella costruzione di serre di grandi dimensioni. 
              Nel 1850 costruì la Lily House, dove per primo riuscì 
              a far crescere degli esemplari di ninfea provenienti dall'Amazzonia. 
              Tale attività lo portò alla progettazione del Crystal 
              Palace per l'Esposizione internazionale di Londra del 1851: costruito 
              esclusivamente con unità prefabbricate, in ferro e vetro, 
              fu la più grande architettura di quel tipo creata fino ad 
              allora. Grazie alla celebrità procuratagli dal Crystal Palace, 
              nel 1854 Paxton fu nominato baronetto ed entrò in parlamento.
 
		Il Crystal Palace (Palazzo di Cristallo)
		
			Il Crystal Palace (Palazzo di Cristallo) era un'enorme 
              costruzione in stile vittoriano che fu eretta a Londra nel 1851 
              per ospitare la prima Esposizione Universale. Fu installato a Hyde 
              Park per poi essere smontato e ricostruito in un'altra zona della 
              città, Sydenham Hill, nel 1852. Si trattava di uno degli 
              esempi più celebri di architettura del ferro ed ispirò 
              la costruzione di molti altri edifici, spesso battezzati nello stesso 
              modo. Deve il suo nome ad una proposta di un famoso periodico di 
              satira, il «Punch».La costruzione si componeva di una navata centrale lunga oltre mezzo 
              chilometro, caratterizzata da un transetto coperto con una grande 
              volta a botte in ghisa; la struttura ci ricorda una gigantesca serra. 
              Il cantiere del Palazzo di Cristallo era una novità per l'epoca, 
              non soltanto per le soluzioni tecniche con cui era realizzato, completamente 
              in metallo e vetro, ma esso permise di sperimentare nuove tecniche 
              costruttive e nuove macchine per la costruzione dell'edificio. La 
              Great Exhibition fu aperta dalle regina Vittoria il 1 maggio. 14.000 
              espositori erano radunati sotto il Crystal Palace, mai prima di 
              allora c'era stata una competizione pacifica di queste dimensioni, 
              mai prima di allora tanti oggetti erano stati presentati sotto un 
              solo tetto. Si può dire che fu la prima esposizione universale 
              propriamente detta dal punto di vista organizzativo.
  
                | Smyth e C., Ioseph Paxton Esq. Architecte 
                  du Palais de Christal. Dapres un photographe par Kilburn,i 
                  1851 |  | T. H. [George Housman Thomas (1824-1868) ?], 
                  Vue du transsept du palais de Cristal (pendant la ceremonie 
                  douverture) [dellEsposizione Universale], 1851 |   
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                |   Myles Birket Foster (1825-1899), La saison 
                  des huitres (Noubliez bas la grotte, sil vous plait), 
                  1851
 |            | Limmagine è posta a corredo dellarticolo: 
                     Le 
                    retour des huitres. - Grotto day.Particolarmente affine alle tematiche dickensiane è 
                    lepisodio del Ritorno delle ostriche, illustrato 
                    da una xilografia in cui si vedono fanciulli vestiti poveramente 
                    offrire ad una coppia di signori le ostriche aperte tolte 
                    da un mucchio a ridosso del muro, nel tentativo di ricavarne 
                    qualche spicciolo.
 «Tutti 
                    questi ultimi giorni sarete stati certamente importunati ad 
                    ogni passo da dei fanciulli che vi porgono un guscio dostrica 
                    a guisa di ciotola per le offerte. E unantica 
                    usanza, di cui ecco la spiegazione. Lapertura della 
                    stagione delle ostriche per il porto di Londra è fissata, 
                    per un atto del parlamento, il 4 di agosto. Il mattino di 
                    quel giorno i fanciulli ammucchiano i gusci delle ostriche 
                    in costruzioni posticce, che forniscono loro il pretesto per 
                    chiedere un penny ai passanti. Benché si incontrino 
                    pochissime di questi abbozzi di grotte in via di costruzione, 
                    questo non impedisce che ci siano moltissimi piccoli mendicanti 
                    che, per la maggior parte, non lo sono che per quel giorno». 
                    [Libera traduzione] |   
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 C., Les ananas dans la rue  un sou 
                  a tranche!;
 William James Linton (1812-1897), Le marché aux ananas, 
                  1851
 |  | Le immagini sono poste a corredo dellarticolo 
                    Les Ananas.La prima mostra la vendita di ananas al popolo da parte 
                    di un venditore ambulante. Considerata una costosa leccornia 
                    fino al 1844, dal 1845 (anno del ritorno di Dickens a Londra 
                    dopo il viaggio in Italia), lInghilterra tolse agli 
                    Stati Uniti il monopolio del commercio di questo frutto, riuscendo 
                    così a portarlo a prezzi accessibili anche al popolo: 
                    un solo penny per ogni fetta.
 Il grido Ananas ad un penny a fetta ispirò 
                    ad uno scrittore del «Jerrods Magazine» 
                    un racconto molto divertente, che prende bonariamente in giro 
                    gli aristocratici, attribuendo il loro declino a futili motivi 
                    come la delusione di non poter donare alla regina un ananas, 
                    divenuto frutto di consumo comune.
 La seconda immagine (in basso) mostra raffigura invece il 
                    mercato degli ananas più pregiati e costosi, destinati 
                    ad una clientela abbiente, che venivano coltivati in Inghilterra 
                    in serre riscaldate ed erano molto più gustosi.
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