Archiweb- Biblioteca digitale dell'Archiginnasio Sulle tracce di Dickens
   
Introduzione

Pictures from Italy

- Dickens in Emilia
- Parma
- Modena
- Ferrara

Dickens entra a Bologna
- Dickens e Byron

Il cimitero di Bologna
- La tomba di Lady Sophia Butler Mariscotti

Il centro della città

I portici

Le chiese e le torri

Gli almanacchi

A Christmas Carol

Il Fondo Bianchi

Tracce dickensiane nei fondi della biblioteca

Periodici inglesi in Archiginnasio
- The London and Paris Observer or Weekly Chronicle of Literature, Science and fine arts
- The Illustrated London News en français

Acquisizioni recenti

Bibliografia

Periodici inglesi in Archiginnasio al tempo di Dickens (1838 - 1851)


«The Illustrated London News en français»

Charles Dickens visitò Bologna tra il 9 e il 10 novembre 1844 e toccò nuovamente la città di passaggio intorno al 20 novembre 1853. In questo lasso di tempo «The Illustrated London News» offriva un’immagine molto vivida della Londra dell’epoca (presentata nella prima pagina di ogni numero dall’inconfondibile panorama del Tamigi), che fa da sfondo a eventi sociali e politici ma anche a episodi di cronaca spicciola, che talvolta hanno attinenza con le tematiche trattate nelle opere di Charles Dickens. Il settimanale fu fondato da Herbert Ingram e suo figlio Mark Lemon, l'editore del «Punch». La prima edizione della rivista apparve il 14 maggio 1842. Al prezzo di sei pence, la rivista aveva sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche (incisioni in legno).
Nella Biblioteca dell’Archiginnasio sono conservati soltanto i fascicoli della versione in francese del 1851, anno in cui ebbe luogo a Londra la Grande Esposizione delle opere dell'Industria di tutte le Nazioni (Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations). Essa fu la prima esposizione universale ed ebbe luogo ad Hyde Park dal 1º maggio al 15 ottobre 1851. Ad essa seguì la lunga serie di esposizioni universali di cultura e industria, dall'Ottocento ad oggi.
In questa sintetica rassegna di alcuni articoli risalta il contrasto tra il pubblico elegante delle sfarzose cerimonie e la vita quotidiana della plebe cenciosa nelle vie di Londra, dove si mescola ai ceti benestanti.



      La maggiore applicazione dell'architettura del ferro fu nella costruzione di ponti, stazioni ferroviarie, padiglioni, ecc., tutte strutture che richiedono ampi spazi, a causa delle loro dimensioni. Nel 1851 si tenne a Londra la prima Esposizione Universale, una mostra che richiamava ingegneri da tutt’Europa e li vedeva “sfidarsi” tra loro, in quanto le competizioni riguardavano le costruzioni in ferro, acciaio o ghisa.
Tra le opere architettoniche più in vista, quella di Joseph Paxton risultò la migliore: il progetto dell'ingegnere inglese fu infatti il più originale, il più celebrativo e il più maestoso. L’impresa di costruire il Palazzo di Cristallo fu realizzata in pochi mesi con l'impiego di ghisa e vetro in 77mila metri quadrati. Questa opera diede il via alla competizione, che durerà per parecchi anni, di costruire edifici e monumenti sempre più sorprendenti e maestosi.
Smyth e C., Ioseph Paxton Esq. Architecte du Palais de Christal. D’apres un photographe par Kilburn,i 1851     T. H. [George Housman Thomas (1824-1868) ?], Vue du transsept du palais de Cristal (pendant la ceremonie d’ouverture) [dell’Esposizione Universale], 1851
 


Myles Birket Foster (1825-1899), La saison des huitres (N’oubliez bas la grotte, s’il vous plait), 1851

        

 

L’immagine è posta a corredo dell’articolo: Le retour des huitres. - Grotto day.
Particolarmente affine alle tematiche dickensiane è l’episodio del Ritorno delle ostriche, illustrato da una xilografia in cui si vedono fanciulli vestiti poveramente offrire ad una coppia di signori le ostriche aperte tolte da un mucchio a ridosso del muro, nel tentativo di ricavarne qualche spicciolo.

«Tutti questi ultimi giorni sarete stati certamente importunati ad ogni passo da dei fanciulli che vi porgono un guscio d’ostrica a guisa di ciotola per le offerte. E’ un’antica usanza, di cui ecco la spiegazione. L’apertura della stagione delle ostriche per il porto di Londra è fissata, per un atto del parlamento, il 4 di agosto. Il mattino di quel giorno i fanciulli ammucchiano i gusci delle ostriche in costruzioni posticce, che forniscono loro il pretesto per chiedere un penny ai passanti. Benché si incontrino pochissime di questi abbozzi di grotte in via di costruzione, questo non impedisce che ci siano moltissimi piccoli mendicanti che, per la maggior parte, non lo sono che per quel giorno». [Libera traduzione]

 



C., Les ananas dans la rue – un sou a tranche!;
William James Linton (1812-1897), Le marché aux ananas, 1851
 

Le immagini sono poste a corredo dell’articolo Les Ananas.
La prima mostra la vendita di ananas al popolo da parte di un venditore ambulante. Considerata una costosa leccornia fino al 1844, dal 1845 (anno del ritorno di Dickens a Londra dopo il viaggio in Italia), l’Inghilterra tolse agli Stati Uniti il monopolio del commercio di questo frutto, riuscendo così a portarlo a prezzi accessibili anche al popolo: un solo penny per ogni fetta.
Il grido “Ananas ad un penny a fetta” ispirò ad uno scrittore del «Jerrod’s Magazine» un racconto molto divertente, che prende bonariamente in giro gli aristocratici, attribuendo il loro declino a futili motivi come la delusione di non poter donare alla regina un ananas, divenuto frutto di consumo comune.
La seconda immagine (in basso) mostra raffigura invece il mercato degli ananas più pregiati e costosi, destinati ad una clientela abbiente, che venivano coltivati in Inghilterra in serre riscaldate ed erano molto più gustosi.

 

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Credits | Data di creazione: maggio 2013 | Informativa sui cookie
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