THOMAS DEMPSTER, De Etruria regali libri septem opus postumum
in duas partes divisum, a cura di Thomas Coke
Firenze, Joannes Cajetanus Tartinius et Sancte Franchium,
1723, vol. I
L'opera è dedicata al granduca di Toscana Cosimo III, raffigurato
nell'antiporta, dal curatore, il nobile scozzese Thomas Coke,
che pubblicò il manoscritto del Dempster dopo la sua morte.
La tavola che presentiamo è la prima delle 79 contenute nel
primo volume e raffigura la cosiddetta "pàtera cospiana",
specchio etrusco in bronzo figurato, a lungo ritenuto un recipiente
per sacrifici. Il pezzo faceva parte della collezione di Ferdinando
Cospi, nobiluomo bolognese rimasto per molti anni al servizio
dei Granduchi. La scena raffigurata è la nascita di Minerva
dalla testa di Giove, celebre mito greco.
Lo specchio è oggi esposto al Museo Civico Archeologico.
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OVIDIO MONTALBANI, Ragionamento funebre nella morte dell'eccell.mo
Tomaso Dempstero scozese, havuto publicamente nell'Academia
della Notte di Bologna
Bologna, Girolamo Mascheroni, 1626
Montalbani nel ricordo del collega morto enumera le vicende
della vita avventurosa, le numerose benemerenze verso le scienze
accumulate in anni di insegnamento presso università francesi
(Montpellier, Nîmes, Parigi) e italiane (Pisa e Bologna),
le imprese letterarie e drammaturgiche, i suoi studi storici
e archeologici. Ricorda anche le traversie economiche che
dovette sopportare nella giovinezza per la perdita del patrimonio
paterno e le persecuzioni in patria per l'adesione alla fede
cattolica. La morte improvvisa ancora in età giovanile (37
anni) ispira a Montalbani forse le parole più sentite di consolazione
per la perdita di un grande ingegno:
"S'è spezzata la creta, s'è rotto il vetro, che novità?
Il figulo, il vetraio li fece di tal conditione, è caduta
la foglia, perché il tronco l'ha prodotta caduca, s'è dileguato
il sogno, è svanita l'ombra, perch'era sogno, perch'era ombra,
che a punto ricordò Glauco a Diomede, che l'huomo è sopra
la terra, qual è la foglia sù il tronco...".
Suggestioni shakespeariane, anticipazioni ungarettiane delineano
una filosofia tutta imbevuta di immagini e personaggi dell'antichità,
laica e cerebrale.
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