Pelagio Palagi nacque a Bologna
nel 1775, dove visse fino all'età di trent'anni.
Giovanissimo, fu "adottato" ed educato, soprattutto
in materia artistica, dal conte Carlo Filippo Aldrovandi.
Studiò pittura e frequentò l'Accademia
Clementina fra il 1798 e il 1799.
Tra il 1802 e il 1804 realizzò
alcuni importanti monumenti funerari della Certosa,
mostrando gusto scenografico e fondendo la tradizione
prospettica bolognese con citazioni neoclassiche dall'antico.
Dal 1806 al 1815 si stabilì a Roma, dove conobbe
i più famosi pittori e scultori del tempo, come
Francesco Hayez e Antonio Canova e aderì al movimento
neoclassico. Lavorò all'esecuzione delle decorazioni
di palazzo Torlonia in piazza Venezia e nel cantiere
napoleonico del Quirinale. Nel 1815 si trasferì
a Milano, dove, frequentando l'ambiente dell'Accademia
di Brera, ritrovò Hayez che lo introdusse al
nuovo gusto romantico.
Nel 1832 fu chiamato a Torino da Carlo Alberto di Savoia
come artista di corte: qui dipinse e progettò
mobili e arredi per le residenze sabaude e partecipò
alla ristrutturazione e decorazione del castello di
Pollenzo e della residenza di Racconigi; sua è
anche la sontuosa sala da ballo del palazzo reale di
Torino.
La passione per l'antico lo portò
a formare una ricca collezione di antichità egizie,
greche, etrusche, romane e oggetti d'arte medievale
e moderna, un medagliere, una raccolta di incisione
e di disegni suoi e di altri artisti che, insieme alla
biblioteca e all'archivio personale, destinò
per lascito testamentario al Comune di Bologna.
La Biblioteca dell'Archiginnasio
conserva il fondo
speciale Pelagio Palagi, costituito dal suo
archivio personale di scritti e documenti vari, da un
amplissimo carteggio, nonché da studi di numismatica,
mentre disegni di studio e di progetto sono collocati
fra le raccolte del Gabinetto dei disegni e delle stampe.
I reperti archeologici, provenienti dalla sua collezione,
costituiscono uno dei nuclei principali del Museo Civico.
Morì a Torino nel 1860.
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