Archiweb- Biblioteca digitale dell'Archiginnasio Quell'amor d'antico
   
Presentazione

Bologna princeps Etruriae fra Sei e Settecento

Ovidio Montalbani

Thomas Dempster

Ferdinando Cospi e il suo Museo

Carlo Cesare Malvasia

Antiquari, eruditi, collezionisti

Luigi Ferdinando Marsili

Serafino Calindri

Giacomo Biancani Tazzi

Filippo Schiassi

La grande stagione archeologica bolognese

Pelagio Palagi

Giovanni Gozzadini e Maria Teresa di Serego-Allighieri

Congresso Internazionale di Antropologia e Archeologia Preistoriche, Bologna, 1871

Luigi Frati

Antonio Zannoni

Edoardo Brizio

Bibliografia

Giacomo Biancani Tazzi

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Giacomo Biancani Tazzi, nato a Bologna il 27 ottobre 1729 da una famiglia di cultura inserita anche nel governo cittadino, studiò alla scuola di Giovan Luigi Mingarelli, lettore di Greco nell'Università, e di Gian Battista Bianconi, custode del Museo di Antichità dell'Istituto delle Scienze.
Inizialmente, fra il 1748 e il 1755, i suoi interessi si rivolsero alle scienze fisiche e naturalistiche, sfociati in numerose memorie da lui presentate all'Accademia delle Scienze dell'Istituto a partire dal 1759, anno della sua ammissione.
Dal 1755 si dedicò in particolare agli studi antiquari, iniziando ad interessarsi delle antichità conservate nel Museo e riuscendo ad ottenere la nomina a sostituto del Bianconi nel 1762.
Nel 1764 ottenne la cattedra di Greco nello Studio, e nel 1779 divenne professore di Antichità nell'Istituto delle Scienze.

Nelle sue lezioni esaltò il valore della numismatica per la conoscenza dell'antichità e si avvalse anche delle contemporanee scoperte pompeiane ed ercolanesi. Non trascurò di trattare del significato degli oggetti e dei monumenti dell'arte etrusca, a cui dedicò l'opera monumentale De pateris antiquorum, pubblicata postuma nel 1814 a Bologna da Filippo Schiassi, suo successore come custode del Museo di antichità, che ricopiò con poche variazioni le schede manoscritte del Biancani.

La fama del Biancani è affidata a pochissimi scritti a stampa, ma ad un amplissimo giro di corrispondenza con numerosi studiosi del tempo, fra cui Giovanni Fantuzzi, Gaetano Marini, Annibale Abati Olivieri, Mauro Sarti e Girolamo Tiraboschi.

Nella Biblioteca dell'Archiginnasio si conserva il fondo speciale Giacomo Biancani Tazzi, che in dodici cartoni contiene, tra l'altro, carteggio, gli schemi delle lezioni da lui pronunciate all'Università ed all'Istituto, note archeologiche e toponomastiche, carte di numismatica e, in particolare, di epigrafia.

Morì il 9 novembre 1789 a Bologna e fu sepolto nella chiesa di San Bartolomeo.

Biblioteca dell'Archiginnasio
Credits | Data di creazione: dicembre 2011 | Informativa sui cookie
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