Filippo Schiassi nacque a Bologna
il 13 dicembre 1763 da Francesco Saverio e Marta Rovatti.
Entrò in Seminario e si laureò in Teologia
probabilmente nel 1789.
La carriera ecclesiastica lo portò a diventare
canonico della Cattedrale di Bologna, mentre quella
universitaria iniziò nel 1795 con l'incarico
di professore di Storia ecclesiastica. Nel 1799 sostituì
temporanemante Clotilde Tambroni nell'insegnamento di
Lettere Greche, mentre già dall'anno prima era
stato nominato aiutante alla sala delle antichità
dell'Istituto delle Scienze.
Dopo il riordinamento napoleonico
delle università, nel 1803 fu nominato professore
di Numismatica ed Antiquaria, dal 1815 di Archeologia
presso l'Università di Bologna, nonché
Reggente della stessa negli anni 1817-1824. Nel 1810
riaprì il Museo Antiquario dell'Università
che, erede della "Stanza delle Antichità"
dell'Istituto delle Scienze fondato dal Marsili, ebbe
vita autonoma fino al 1878. Nel 1814 ne pubblicò
la Guida.
Fu autore di numerose pubblicazioni
su svariati argomenti di antiquaria, soprattutto romana,
spesso incentrati su ritrovamenti archeologici recenti
del territorio bolognese (un'armilla d'oro, una gemma
etrusca incisa, medaglie consolari, fittili dipinti).
La sua opera più nota è una raccolta di
epigrafi antiche intitolata Lexicon epigraphicum
Morcellianum, in tre volumi editi tra il 1835
e il 1838. Diede inoltre alle stampe la dissertazione
di Giacomo Biancani Tazzi sulle
pàtere etrusche.
Nella Biblioteca dell'Archiginnasio
è conservato il fondo
speciale Filippo Schiassi, che contiene il suo carteggio,
documenti, studi e lezioni universitarie di Archeologia,
Epigrafia, Numismatica, Giurisprudenza, Storia naturale,
Storia ecclesiastica e Geografia.
Morì il 18 gennaio 1844
e fu sepolto in Certosa nel Pantheon degli illustri
bolognesi.
|