Serafino Calindri nacque a Perugia nel dicembre 1733
da Ferdinando e dalla bolognese Teresa Ragni. Compiuti
i primi studi nella città natale, si trasferì
a Roma dove studiò discipline matematiche con
Ruggero Boscovich e architettura civile con Luigi Vanvitelli,
dimostrando un particolare interesse per l'idrostatica
e l'idraulica. Dietro incoraggiamento del Boscovich
svolse diversi incarichi nel campo idraulico, per il
granduca Pietro Leopoldo e per il re di Francia Luigi
XV. Nel 1762 fu chiamato a sovrintendere ai lavori di
sistemazione del porto di Rimini e del corso inferiore
del Marecchia, che gli causarono tuttavia critiche nel
1765 da parte del riminese Giovanni Bianchi.
Il nome del Calindri è principalmente legato
alla compilazione di un dizionario atlante (Dizionario
corografico, georgico, orittologico, storico
della
Italia..., Bologna 1781-1785) che, nelle intenzioni
dell'autore, avrebbe dovuto illustrare tutta l'Italia
nei più diversi aspetti (economici, storici,
statistici, topografici, fisici, geologici) di cui non
furono pubblicati che sei tomi: cinque sulla collina
e montagna ed uno sulla pianura bolognese. Il Dizionario
è considerato una fonte di indubbio valore per
la conoscenza della realtà economico-sociale
del Bolognese nell'ultimo quarto del Settecento, grazie
soprattutto alle notizie di prima mano fornite all'autore
da corrispondenti locali, ma anche un'opera di valore
storico, in cui sono pubblicati numerosi documenti medievali.
Ebbe due mogli e trentacinque figli. Rimasto vedovo
per la seconda volta, fu ordinato sacerdote intorno
al 1801 e nominato parroco della chiesa di San Cristoforo
nella diocesi di Città della Pieve; qui morì
nel gennaio 1811.
La raccolta Gozzadini della Biblioteca dell'Archiginnasio
conserva nove volumi di appunti utilizzati per il Dizionario
corografico e altri, rimasti inediti, riguardanti
la pianura (Mss. Gozz. 319-327); altri suoi manoscritti
sono conservati presso la Biblioteca comunale Augusta
di Perugia e la Biblioteca Apostolica Vaticana.
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