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Quirico Filopanti ebbe senza dubbio una personalità unica e una biografia eccezionale, tuttavia alcune caratteristiche che ora possono sembrare eccentriche, furono condivise da altri scienziati e intellettuali della sua epoca: ad esempio un certo eclettismo culturale, la fiducia nella tecnologia e nel progresso, l’elaborazione teorica non disgiunta dall’interesse per le invenzioni spicciole, la capacità, quasi visionaria, di concepire progetti al di là delle reali condizioni della scienza applicata del loro tempo e quindi destinati al fallimento. Fra queste figure sicuramente si può inserire lo scienziato inglese Charles Babbage che Filopanti ebbe occasione di frequentare durante l’esilio a Londra.

Charles Babbage (1791-1871), fu matematico, filosofo e inventore, noto per aver progettato una macchina considerata l’antenato del moderno computer. Ricoprì la cattedra che era stata di Newton a Cambridge e si fece promotore dell’applicazione del calcolo analitico fu tra i fondatori della Analitycal Society nel 1812, della Royal Astronomical nel 1820 e della Statistical Society nel 1834.
Babbage era consapevole che lo sviluppo scientifico e tecnologico del XIX secolo richiedeva calcoli sempre più complessi, necessari per l’astronomia come per la costruzione di navi, ma sapeva che il margine di errore umano nella compilazione e trascrizione delle tabelle di calcolo era elevatissimo. Per ovviare a questo problema iniziò a progettare dispositivi meccanici per il calcolo. La sua prima macchina, chiamata Difference Engine, non fu mai portata a termine, ma la parte realizzata è considerata uno dei migliori esempi di meccanica di precisione del tempo. L’insuccesso gli costò la perdita dei finanziamenti pubblici, ma nel 1834 Babbage concepì un progetto molto più ambizioso: l’Analytical Engine. La nuova macchina avrebbe dovuto essere programmabile, capace di eseguire qualunque operazione aritmetica sulla base di istruzioni contenute in schede perforate, prevedeva un’unità di memoria in cui immagazzinare i numeri e il controllo sequenziale: tutti gli elementi peculiari dell’ attuale computer. Partendo da questo progetto, fra il 1847 e il 1849 ideò la Difference Engine n.2, che però rimase sulla carta. Nel 2002 il Science Museum di Londra, seguendo i progetti originali e nel rispetto degli standard disponibili nel XIX secolo, ha assemblato un prototipo funzionante della macchina di Babbage.

L’attività di Babbage, come quella di Filopanti, si è estesa ai più svariati campi: ha contribuito alla progettazione del sistema postale britannico; ha inventato una sorta di tachimetro e la struttura metallica posizionata sulla parte anteriore delle locomotive, per eliminare gli ostacoli sui binari; si è inoltre dedicato alla crittografia, alla geologia e all’archeologia. Si interessò anche di economia politica e, come Filopanti, era fiducioso nei vantaggi che il progresso tecnologico avrebbe portato agli uomini, come sostiene nell’opera On the Economy of Machines and Manufactures. Non stupisce dunque che durante l’esilio Filopanti si adoperi per conoscere di persona Babbage. Un primo incontro era già avvenuto nel settembre del 1840, al Secondo Congresso degli Scienziati Italiani svoltosi a Torino, dove erano presenti entrambi: Babbage per presentare la sua Analytical Engine e Filopanti con un intervento sull’uso dei palloni aerostatici in meteorologia.

La figura e le macchine di Babbage avevano attirato l’attenzione di Filopanti. Prevedendo di dover espatriare in Inghilterra, si fece scrivere da Antonio Alessandrini, presidente dell’Accademia delle Scienze di Bologna con cui condivideva l’esperienza della Repubblica Romana, una lettera di presentazione. Le vicende lo porteranno poi negli Stati Uniti, ma quando, pur con tre anni di ritardo, Filopanti giunse a Londra utilizzò la lettera di Alessandrini, gelosamente conservata, per chiedere rispettosamente un appuntamento a Babbage. La lettera di Filopanti è fra le carte di Babbage conservate alla British Library: «Signore, in conseguenza alla parte da me avuta nella rivoluzione italiana io fui obbligato, nel 1849, a lasciare il mio paese. Io ero intenzionato a venire in Inghilterra e chiesi di essere presentato a voi, ma io vi avevo visto e ascoltato al Congresso scientifico di Torino e io seguii la vostra aurea trattazione di Economy of Manufactures con piacere e ammirazione. Io quindi dal mio nascondiglio feci in modo di avere una lettera di presentazione per voi dal professor Alessandrini, presidente del’Accademia delle Scienza di Bologna della quale voi siete membro straniero e io membro residente. Le circostanze tuttavia mi portarono in America da dove io sono recentemente giunto a Londra. Io ho ancora disponibile la lettera del prof. Alessandrini che allego con la speranza che mi procuri l’opportunità di un appuntamento con un eminente scienziato».
Insieme a questa vi è un’altra lettera, datata 1855, nella quale Filopanti chiedeva un nuovo appuntamento per poter mostrare la Difference engine ad un industriale di San Pier d’Arena: «Mio caro signore, io conservo ancora il gradito ricordo di un giorno nel quale mi avete diffusamente intrattenuto sul vostro grandioso progetto di macchina calcolatrice e mi avete offerto una dimostrazione a Somerset House della vostra precedente macchina delle differenze […]».

 

 

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