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8. La figura femminile nelle riviste italiane di letteratura e
d'arte
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La Dea madre contro la Femme fatale
"La bellezza femminile sembra assumere in ogni epoca un atteggiamento
speciale; e quella moderna ha un accento proprio dell'ora che trascorre
per la via del tempo con più febbrile battito d'ala. [...]
La donna, o appare un dolce mistero - così negli occhi e nel
sorriso della Gioconda - od è la placida compagna sottomessa
all'uomo, nella vita serena tra le teste bionde dell'infanzia e i
lini candidi degli armadii profumati. Appena negli ultimi del Settecento,
nei primi del secolo scorso, a queste linee principali può
aggiungersi qualche tipo che afferma maggiore intellettualità
o procace civetteria o languidezza sentimentale; e la pittura si trova
in intima rispondenza con le creature letterarie. Salvo dunque qualche
lieve sfumatura può dirsi che la bellezza muliebre quale ci
viene offerta dai documenti dell'arte suggerisce la calma e il riposo
o evoca lente e aggraziate movenze come misurate al breve spazio in
cui si svolge l'operosità della donna, composte per senso squisito
di pudicizia; così Matelda procede tra i fiori, nel sole, per
la foresta" (Guido Menasci, Sorriso novo ..., "Novissima.
Albo d'Arti e Lettere", IX, 1909, p. 15). |
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Così, in Italia fra Otto e Novecento, l'immaginario
maschile - ma anche di gran parte delle stesse donne - ama 'raffigurarsi'
l'immagine-tipo della femminilità, programmaticamente
estraendola dai modelli offerti dalle arti figurative e dalla
letteratura della classicità, piuttosto che della modernità.
Anche quando le avanguardie rivendicano una silhouette vitalistica
di bellezza esile e scattante, la donna italiana, stretta fra
la piccante e indomabile civetteria delle parigine e la franchezza
e indipendenza mascoline delle anglosassoni, si attarda in una
visione ideale e materna di elegante e morbida dolcezza, sottolineata
più che sconfitta dall'antagonista, la "belva bionda"
della forza primitiva, ultima incarnazione della mortifera femme
fatale, che la Grande Guerra sta scatenando sull'umanità
(Guido Gozzano, La belva bionda. Divagazioni sulla guerra
e sulla moda, "La Donna", dicembre 1914, p. 43). |
ARS ET LABOR. Musica
e musicisti. Rivista mensile illustrata
Milano, G. Ricordi ed., settembre 1908; febbraio 1912
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LA LETTURA. Mensile del "Corriere della
Sera"
Milano, 1911; 1913
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Il SECOLO XX. Rivista popolare illustrata
Milano, 9, n.7 (1910)
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VARIETAS. Rivista illustrata
Milano, 4, n. 35 (marzo 1907)
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NOVISSIMA. Albo d'arti e lettere
Milano, 1901, 1904, 1907
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