Presentazione
I "figurini di Francia"
Parigi detta moda
La moda e l'educazione
Regine e aristocratiche, modello per le borghesi
Moda e/è arte nelle riviste francesi
Un arbiter elegantiarum
Donne e ironia in riviste umoristiche
La figura femminile nelle riviste italiane di letteratura e d’arte
 
Le riviste
Gli illustratori
L'illustrazione
Abbigliamento femminile fra Otto e Novecento
Bibliografia
Documenti
 

2. Parigi detta moda

Parigi, con le sue Maisons, era il centro internazionale della moda, come del resto era sempre stato dai tempi del re Sole, diffusa dall'imitazione de visu, per mezzo dell'arte figurativa, e con la circolazione delle riviste specializzate. La moda del Novecento è invece sempre più veicolata dai mezzi di comunicazione e dalle novità tecniche che si affermano col cinema, con la fotografia, con i nuovi giornali.
Per questo motivo i cambiamenti di stile assumono una rapidità precedentemente sconosciuta, in modo particolare nel costume femminile. Le ragioni, complesse, possono essere riassunte in alcuni punti fondamentali: la lotta delle Suffragette per ottenere il voto delle donne; l'entrata delle stesse nel mercato del lavoro dovuta alla partenza degli uomini verso la guerra; il fenomeno delle avanguardie artistiche cui si ispirano molti coutouriers, destinati a diventare poi 'stilisti', ibridi tra artisti e manager del nuovo fenomeno dell''industria', e non più dell'artigianato della moda.
All'inizio del secolo dettavano legge la Maison Callot diretta dalle sorelle Gerber e la Maison Jacques Doucet, dove lavorava Madeleine Vionnet, destinata poi ad aprire una propria casa che sarebbe divenuta una dei più prestigiosi centri dell'alta moda dell'intera Francia per oltre la metà del XX secolo.

LA MODE ILLUSTRÉE. Journal de la famille.
Contenant les dessins de mode les plus élégants, et des modèles de travaux d'aiguille, etc. Beaux-arts - nouvelles - chroniques - littérature, etc.
Paris, à la librairie de Firmin-Didot et C. 56 rue Jacob, 1891

"Le Moniteur de la Mode" fu pubblicato la prima volta nel 1843 e scomparve nel 1913. In origine, non era una rivista letteraria, perché continuava il fascicolo pubblicitario lanciato nel 1839 da un negozio di tessuti e confezioni di rue Vivienne, il "Journal spécial des nouveautés de la maison Popelin-Ducarre", mensile gratuito che recava anche una incisione. Nel febbraio 1843, Popelin-Ducarre si associò con Camille Adolphe Goubaud per fondare "Le Moniteur de la Mode". Presto Goubaud introdusse miglioramenti per consentire il giornale di mantenersi: molte più stampe, cartamodelli, omaggi. L'impaginazione giustapponeva fascicoli specializzati: di moda, romanzi, lavori d'ago. Con questa rivista, che evoca l'eleganza del Secondo Impero e della Terza Repubblica, i figurini di moda si rinnovarono ambientandosi in un contesto più scenografico, grazie soprattutto al pittore Jules David, che vi lavorò per cinquant'anni fino alla morte nel 1892, quando venne sostituito come artista principale da Guido Gonin.
GLI ILLUSTRATORI

Jules David >
Guido Gonin >



Tavole di moda femminile. Raccolta di 389 tavole di moda francese e italiana del sec. XIX e inizio del secolo XX

 


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