Georges Goursat, detto Sem
Con lo pseudonimo Sem, ispirato dall'ammirazione per il disegnatore
caricaturista Amédée de Noé, detto Cham
(Parigi, 1818-1879), George Goursat, o Gourçat (Périgueux,
1863 - Parigi, 1934), collaborò al "Journal",
a "Le Figaro", al "Gaulois", ecc., facendo
il ritratto satirico dell'elegante ed aristocratica società
parigina e delle sue manie. Personaggi frivoli, fatui e mondani,
ma anche artisti e letterati sono delineati con arguzia seducente.
|
|
|
|
|
Giunto a Parigi nel marzo 1900, trovò la
sua prima ispirazione artistica nella frequentazione degli ippodromi
(ne trasse l'album Les sportmen o Le Turf). Entrato
nel 'gran mondo', frequentò i ritrovi come Chez Maxim,
l'Opéra, i casinò e le località di villeggiatura
alla moda, dove conobbe tutte le celebrità della sua
epoca. Dal 1900 al 1914, ben 14 album e un diorama uscirono
dai quaderni di Sem, consegnando una galleria di ritratti che
a loro volta fornirono modelli a Proust, Sacha Guitry e Jules
Renard. In quegli anni inoltre strinse grande amicizia con Giovanni
Boldini e Paul César Helleu. |
|
|
Il suo successo raggiunse anche le masse, grazie
alla collaborazione con molti periodici, sia umoristici sia
d'informazione. Dai suoi numerosi viaggi sulla costa della Normandia,
trasse ispirazione per gli album Paris-Trouville e Tangoville-sur-Mer,
caricatura quest'ultimo di Coco Chanel, la stilista rivoluzionaria
della donna degli anni Venti, che cominciava da allora a costruire
il suo personaggio. Visitò inoltre la Costa Azzurra,
da cui uscirono Monte Carlo e Sem à la mer
bleue.
Nel 1914 tentò di lanciare una propria rivista, sulla
quale sperava di pubblicare i disegni che teneva di riserva,
non avendo trovato posto per loro negli album: "Il vero
e il falso Chic". La guerra pose fine alla pubblicazione
dopo il primo numero.
Desideroso di testimoniare la sua esperienza, pubblicò
due libri, Un Pékin sur le Front e La Ronde
de Nuit, illustrandoli con disegni realizzati sul posto,
e un album: Quelques croquis de Guerre. Una volta tornata
la pace, Sem continuò il suo lavoro cercando di rimanere
lo stesso 'gentiluomo' di prima della guerra.
Morì serenamente a Parigi il 26 novembre 1934, nella
sua poltrona con un libro in mano. |
|
|
|
|
L'eleganza e la beffa: lo stile di un dandy
Le caricature di Sem costituiscono in un certo senso un distillato
della Belle Époque, periodo nel quale una classe
privilegiata viveva ancora nell'incoscienza del disastro incombente.
Ma non c'è nei disegni alcuna vera aggressività.
Sem preferisce posare sui suoi modelli uno sguardo divertito
e, in definitiva, piuttosto gentile, soprattutto nei riguardi
delle "donne coi nervi a pezzi, affaticate da questo secolo
tormentato", riservando la sua critica agli eccessi del
cattivo gusto, secondo una prospettiva estetica e non moralistica.
Colse dal vivo i suoi contemporanei sul taccuino che non lo
lasciava mai, e dimostrò sempre una notevole capacità
di valorizzare un tratto del viso o una curva della silhouette.
Era infatti un perfezionista, e i disegni pubblicati sono il
risultato di molti schizzi e di una scrupolosa ricerca del tratto
preciso. Ciascuna delle tavole è immediatamente identificabile,
in particolare grazie alla sobrietà essenziale della
sua composizione, in cui i personaggi emergono sullo sfondo
chiaro. |
|
Sfoglia
il voulme completo>>
Le vrai et le faux Chic è uno dei principali
documenti nella storia della moda del XX secolo.
Galleria di ritratti caricaturali del bel mondo di Parigi,
Deauville e Monte Carlo, l'album costituisce la rappresentazione
visiva del mondo messo in scena da Proust nei romanzi.
Sem vi spiega le origini della moda, bizzarramente corredate
con immagini di vari insetti e di femmine 'indigene' dai gonnellini
di foglie che pian piano evolvono nella donna moderna; segue
il "Museo degli Errori": disegni, di una rara perfidia,
di donne anziane vestite in modo assolutamente inadeguato
che aspirano ad essere chic, parodie degli stili esagerati
del periodo; con una sezione specifica sui cappelli sconsiderati,
e, infine, si passa a "Le vrai Chic" come esemplificato
nelle creazioni dei più celebrati sarti e maestri del
'buongusto' dell'epoca - antesignani degli odierni stilisti
- M.me Paquin, i Worth, M.me Chéruit, M. Doeuillet,
e incarnato nella giovane e aggraziata Signora con levriero.
In aggiunta alle caricature l'artista ha inserito nell'album
anche una serie di cartelle di pubblicità per auto,
champagne e altri beni di lusso, in parte realizzate con scatti
fotografici.
|
|