I giornali di moda parigini inizialmente avevano al loro
interno solo tavole, con brevi didascalie descrittive che,
con il tempo, si svincolarono dalle immagini assumendo la
fisionomia di articoli, ma rimanendo piuttosto succinte. Le
notizie riguardavano le ultime invenzioni della tecnica, la
cronaca cittadina, l'arte, la letteratura, inclusa una selezione
di testi consigliati di vario contenuto (scienza, filosofia,
romanzi). Questo sarà il modello a cui si ispireranno
le testate italiane, cercando di imitarne contenuti e illustrazioni,
e aspirando alla medesima qualità artistica.
Nella costruzione del periodico femminile ha grande rilievo
la cura della veste grafica. Dapprima le immagini sono nettamente
separate dai testi. Al pari delle stampe d'arte negli ampi
margini bianchi che incorniciano queste stampe si trovano
indicazioni del nome del disegnatore, dell'incisore o del
litografo, dello stabilimento litografico, la data d'esecuzione;
inoltre talvolta compaiono anche la precisazione della casa
di moda che ha inventato l'abito e del personaggio, generalmente
di alto lignaggio, per il quale una particolare mise è
stata creata e indossata.
Si tratta di immagini impresse su carta con grammatura più
consistente, stampate con tecnica litografica o incisoria
poi ritoccata e colorata all'acquerello. Rappresentano una
o tre figure atteggiate in pose piuttosto artificiose, finalizzate
alla corretta percezione del modello dell'abito in tutti i
suoi dettagli, secondo lo stile iconografico della ritrattistica
dell'epoca e un'ambientazione sempre piacevole in interni
molto curati e quadretti di vita domestica e confort borghese.
La postura delle modelle è sempre misurata e aggraziata,
suggerendo comportamenti aristocratici: i loro sguardi e i
loro gesti simulano rapporti e colloqui studiati per meglio
mostrare tutta la complessità e i dettagli di ogni
singolo abito. Le scene si aprono su ricchi salottini privati,
palchi teatrali, vedute di luoghi di villeggiatura (spiagge,
campagna e tenute di caccia).
|