Aleardo Terzi (Palermo, 1870 - Milano, 1943). Impara l'arte
della riproduzione litografica nella tipografia del padre;
studia all'Istituto di Belle Arti di Palermo, ma abbandona
il corso di studi prima del termine. Collabora a "La
Tribuna Illustrata" e nel 1998 si trasferisce a Milano,
dove si fa un nome come grafico pubblicitario (suo è
il famoso cucciolo con il pennello in bocca della Max Meyer).
Si sposta a Roma, Milano, Parigi e Londra, lavorando per l'editoria
infantile e per riviste ("Il Corriere dei Piccoli",
"Il Giornalino della Domenica", "La Lettura",
"Ars et Labor", "Novissima", "Illustrazione
Italiana").
Si ispira all'Art Nouveau, che rimarrà il suo tratto
caratteristico. Alla redazione di "Novissima" incontra
Dudovich, Duilio Cambellotti e Luigi Bompard. È anche
un ottimo pittore aderendo alla secessione romana di Giacomo
Balla tra il 1913 e il 1916. Si firma con le iniziali e un
suo logo costituito da un pentagono raggiato.
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