Dopo aver represso nel sangue l'insurrezione dei patrioti bolognesi durata dall'8 agosto del 1848 al maggio del 1849, le armate austriache si adoperarono per la piena restaurazione del potere papale in città: l'esercito pontificio era infatti troppo debole per riuscire a controllare tutto il territorio dello Stato, per cui il ricorso da parte del Papa alle armi dell'Imperatore, dapprima solo saltuario, divenne sempre più stretto e stabile. Anche per quanto riguarda Bologna, per il decennio 1849-1859 si può parlare di una vera e propria occupazione: gli austriaci erano acquartierati in numerose caserme all'interno delle mura, ma quella principale era localizzata tra Porta San Mamolo e Porta Castiglione, dove vi erano anche le stalle per la cavalleria e l'arsenale dell'artiglieria. Gli austriaci obbedivano agli ordini del Legato pontificio, alto prelato proveniente dalle file dell'amministrazione papale, appositamente inviato da Roma e che risiedeva in Palazzo d'Accursio: il Legato, agli occhi dei bolognesi, incarnava l'ostilità sempre più evidente del Papa nei confronti del liberalismo e della concessione di ogni tipo di riforma. Nei dieci anni di occupazione, durante i quali fu mantenuto in perenne vigore lo stato d'assedio, proseguirono i processi ai patrioti: chi era semplicemente sospettato di tramare contro il governo era arrestato e dopo un rapido processo condannato al carcere. Chi riusciva a sottrarsi alla cattura era costretto a un esilio volontario, lontano da Bologna, dove si andava ad aggiungere a quanti già da tempo erano stati costretti a fuggire.
Alla metà dell'Ottocento erano tanti i teatri attivi nella città di Bologna: oltre allo storico Teatro Comunale, inaugurato nel 1763 ma la cui facciata non era ancora stata ultimata, era molto frequentata l'Arena del Sole, aperta nel 1810 e dove, essendo priva del tetto, gli spettacoli si tenevano all'aperto. E poi ancora il Teatro del Corso in via Santo Stefano, aperto nel 1805 e distrutto da un bombardamento durante la Seconda guerra mondiale, e il Teatro Contavalli attivo dal 1814 nell'odierna via Mentana.
Fino al 1877, quando fu definitivamente trasferito in una struttura
appositamente costruita in Piazza San Francesco, il cosiddetto "mercato
delle erbe" si svolgeva nella Piazza Maggiore: quasi ogni giorno, all'alba,
da secoli, centinaia di banchi di vendita, i cosiddetti treccoli, invadevano
la piazza grande e la vicina Piazza del Nettuno, lasciandola la sera in
uno stato di pulizia alquanto precaria. A sorvegliare il tutto, una guarnigione
di soldati austriaci, la famosa "Gran Guardia", che stazionava dietro
all'inferriata con tettoia che si può notare alla base di Palazzo
d'Accursio. Nel Palazzo allora risiedeva il cardinale legato, alto prelato
mandato da Roma come rappresentante dell'autorità pontificia. L'edificio,
come si può vedere nella fotografia, conserva ancora alla base
lo zoccolo che fu tolto solo nel 1885 durante i lavori di restauro, quando
fu ricavato il portico odierno.
L'arcivescovo Carlo Oppizzoni
Il legato Gaspare Grassellini
LA POPOLAZIONE
Le 23 parrocchie cittadine:
1 - San Pietro
2 - San Bartolomeo
3 - San Giovanni Battista dei Celestini
4 - Santi Gregorio e Siro
5 - Santa Maria Maggiore
6 - San Martino
7 - San Sigismondo
8 - Santi Vitale e Agricola
9 - San Giovanni in Monte
10 - San Paolo Maggiore
11 - Sant'Isaia
12 - Santa Maria della Carità
13 - Santi Filippo e Giacomo
14 - San Benedetto
15 - Santa Maria della Mascarella
16 - Santa Maria della Maddalena
17 - Santa Maria della Pietà
18 - Santa Caterina di Strada Maggiore
19 - Santissima Trinità
20 - San Giuliano
21 - Santi Giuseppe e Ignazio
22 - San Procolo
23 - Santa Caterina di Saragozza
L'AMMINISTRAZIONE
Commissario pontificio straordinario per le Province di Bologna,
Ferrara,
Ravenna e Forlì e Prolegato di Bologna e Provincia:
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignore Gaspare Grassellini
Consultori governativi:
Avvocato Pacifico Masetti, Marchese Cav. Annibale Banzi
Conte Annibale Vincenzo Ranuzzi, Conte Comm. Filippo Agucchi
Comandante divisionario delle truppe pontificie:
Generale Barone Commendatore Guglielmo de Kalbermatten
Comandante della Piazza di Bologna:
Tenente-colonnello Cav. Luigi Podiani
Comandante della Compagnia Gendarmi:
Cav. Placido Vizzardelli
Comandante della Guardia Urbana di Onore e dei Pompieri:
Marchese Cav. Annibale Banzi
Senatore della città di Bologna:
Marchese Luigi Davia
Conservatori municipali:
Conte Luigi Zucchini, Conte Ludovico Isolani, Dottor Paolo
Predieri, Cav. Prof. Avv. Rinaldo Baietti, Marchese Camillo
Zambeccari,
Cav. Ing. Prof. Carlo Parmeggiani