Il lavoro delle donne: le maestre

Pasquale Fornari, La donna nuova e la sua missione

A p. 109 del volumetto, Pasquale Fornari (1837-1923, insegnante e pedagogista piemontese) scrive:

Oggidì, che le figliuole ottengano il diploma magistrale è un nuovo dovere imperioso: e chi vi manca, commette un tradimento sul proprio sangue e un peccato contro la Società.

Tra le motivazioni di ordine morale ed economico, l'autore evidenzia che

in caso di bisogno [la donna] potrà, insegnando, ajutare la barca della famiglia; vedova, può provvedere a sé ai figliuoli senza umiliazioni.

Il caso di Teresita Mariotti Zanichelli, rimasta vedova ed entrata all'Archiginnasio grazie al possesso del diploma di maestra, appare come una conferma indiretta dell'affermazione di Fornari.

Nella relazione su L'assistenza all'infanzia durante la guerra, a proposito delle maestre l'assessore all'Istruzione Mario Longhena afferma che "non tutte [erano] fornite di diploma adatto". Gli "asili-giardino" infatti furono istituzioni per molti aspetti 'pionieristiche', in cui la richiesta di lavoro femminile qualificato conobbe un incremento significativo, probabilmente superiore al numero delle donne in possesso di un titolo di studio adeguato.