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                           Un evento tragico, la morte del marito 
                            il 31 luglio 1908, segnò per Teresita il passaggio 
                            alla sua "seconda vita". Domenico non aveva maturato 
                            il diritto alla pensione per i suoi incarichi accademici 
                            e Teresita, rimasta vedova con due figli ancora studenti, 
                            si trovò in difficoltà economiche. 
                            Decise di tornare a Bologna dove non abitavano più 
                            il fratello e la madre, che si erano trasferiti a 
                            Roma nel 1906, ma dove poteva contare sull'appoggio 
                            della famiglia Zanichelli. Non è noto se Teresita 
                            e i suoi figli ricevettero sostegno economico dai 
                            famigliari, ma la ricchezza di una famiglia era costituita 
                            anche da relazioni sociali alle quali ricorrere per 
                            fronteggiare eventuali problemi economici. 
                             
                            La soluzione fu un impiego, modesto ma decoroso, in 
                            Archiginnasio. 
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Bologna. Sala di lettura della Biblioteca
Comunale, inizi del sec. XX | 
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                           L'immagine, priva di indicazioni cronologiche, 
                            è di pochi anni successiva al dicembre 1903; 
                            in quella data, infatti, il banco di distribuzione 
                            venne spostato dal lato orientale della sala a quello 
                            occidentale, ove si trova tuttora. Nella medesima 
                            occasione il catalogo, che fino a quel momento era 
                            stato collocato dietro il banco della distribuzione, 
                            venne spostato nella piccola saletta ove è 
                            collocato ancora oggi, saletta che fino a quel momento 
                            era stata utilizzata come ambiente riservato di lettura 
                            per le signore e le studentesse. 
                            Il primo decennio del Novecento vede quindi la fine 
                            della separazione per sessi degli utenti in locali 
                            distinti (1903) e l'ingresso della prima donna impiegata 
                            in Archiginnasio (1910). 
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 Lettera del direttore della Biblioteca
dell'Archiginnasio, Albano Sorbelli, al capo ufficio Pubblica
Istruzione, Napoleone Masetti,
1910 
                          Sorbelli, constatata la necessità 
                            di provvedere di un altro elemento l'uffizio di Distribuzione, 
                            che ora è più che mai attivo per l'affluenza 
                            continua degli studiosi, propone all'Ufficio Pubblica 
                            Istruzione di "passare alla Distribuzione l'impiegato straordinario 
                            Nanni" e chiede venga inviata, "durante tale supplenza, persona che funga le veci 
                            del Nanni nei lavori di ordinamento, giacché 
                            ora non mi è assolutamente possibile, per il 
                            funzionamento dell'istituto, rinunziare all'opera 
                            di un impiegato". 
                            A seguito della richiesta inoltrata da Sorbelli, l'Ufficio 
                            Pubblica Istruzione inviò Teresita Mariotti Zanichelli. 
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 Lettera del direttore della Biblioteca
dell'Archiginnasio, Albano Sorbelli, al capo ufficio Pubblica
Istruzione, Napoleone Masetti, 1912 
                          Sorbelli richiede l'invio di una supplente o un supplente, 
                            che funga da scrivano, essendo venuto a mancare assolutamente 
                            il personale destinato ai lavori di copiatura, a causa 
                            di trasferimento (Alberto Saltini) e malattie (Odoardo 
                            Perilli, Agostino Amidei, Teresita Zanichelli). 
                            La lettera attesta che Teresita 
                            era addetta in realtà non solo a lavori di 
                            ordinamento e di schedatura del materiale bibliografico, 
                            ma anche alla copiatura di atti e carteggio amministrativo. 
                            Da altri documenti conservati nell'Archivio della 
                            Biblioteca si desume che Teresita copiava gli atti 
                            a mano e non per mezzo della macchina da scrivere, 
                            che probabilmente non era in grado di utilizzare; 
                            nei primi anni in cui prestò servizio in Archiginnasio 
                            la dattilografia era praticata solamente dal direttore 
                            Albano Sorbelli e dall'impiegato Alberto Saltini, 
                            trasferito nel 1912 all'Ufficio legale del Comune. 
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Elenco degli Impiegati ed inservienti
in organico e provvisori addetti alla Biblioteca comunale
dell'Archiginnasio 
 
                          Nell'elenco degli impiegati, inscritto 
                          nel registro del Protocollo della Biblioteca il 10 gennaio 
                          1911, è chiaramente visibile il nominativo "Teresa 
                          Mariotti Zanichelli", aggiunto per ultimo alla lista 
                          preesistente. | 
 
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 Relazione del Bibliotecario al Signor
assessore per la pubblica istruzione (anno 1911) 
 
Nella parte della relazione annuale riguardante
il personale della Biblioteca, intitolata significativamente "In
famiglia", il direttore Albano Sorbelli segnala: 
                          In 
                            aiuto ai lavori di ordinamento e di schedatura, che 
                            sono di molto aumentati in questi ultimi anni, è 
                            poi stata chiamata, in qualità di impiegata straordinaria 
                            e provvisoria, la signora maestra Teresita Zanichelli. 
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