Il matrimonio di Teresita fu un evento
sociale: testimone di Domenico fu Carducci e personaggi che di lì a
pochi anni occuparono importanti posizioni sulla scena nazionale
daranno alle stampe loro scritti in onore degli sposi, secondo
l'usanza del tempo. Questi documenti dicono molto poco sulla sposa:
il matrimonio sembra essere più un'occasione per celebrare il
prestigio della famiglia Zanichelli e consolidare relazioni utili
alla carriera del giovane sposo, mentre Teresita rimane una
presenza discreta sullo sfondo.
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Corrado Ricci, Al chiaro professore
Domenico Zanichelli nel giorno delle sue nozze...
Composizione poetica di Corrado Ricci (uno tra i sottoscrittori
dell'atto di matrimonio) per le nozze Zanichelli-Mariotti, offerta
agli sposi dagli impiegati e tipografi della Ditta
Zanichelli.
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A Domenico Zanichelli e a Teresita
Mariotti nel giorno delle loro nozze ...
Raccolta di scritti a carattere erudito e
letterario, priva di titolo proprio, offerti a Domenico e a
Teresita nel giorno delle nozze dagli amici Severino Ferrari, Vittorio Fiorini e Vittorio Rugarli. |
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VII lettere di Contessina Bardi ne'
Medici ai figliuoli Piero e Giovanni
Pubblicazione realizzata da Tommaso Casini e Salomone Morpurgo in
occasione delle nozze Zanichelli-Mariotti. |
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Biglietto di auguri inviato da
Luigi Rava a
Domenico Zanichelli, [1886] |
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Lettera di Domenico Zanichelli a
Giosue Carducci, 19 agosto
1886
Domenico Zanichelli chiede a Carducci di assistere al suo
matrimonio "nella qualità di testimonio all'atto civile",
domandando poi:
"È troppo ardita la mia dimanda o posso sperare di vederla accolta
favorevolmente? Io spero di sì, se penso all'amicizia che lo legava
al povero mio Babbo e all'affetto che ha sempre dimostrato ai figli
di Nicola Zanichelli". |
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Lettera di Giosue Carducci a Domenico
Zanichelli, 22 agosto
1886
Nella lettera Carducci ringrazia Domenico per "aver pensato a me
per un testimone all'atto civile del matrimonio" con Teresita
Mariotti: "Accetto ben volentieri di esser presente e prender parte
in certo modo a ciò che è per Lei compimento di desiderio e voto
buono e principio, credo, di altro e più fermo
bene".
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Cartolina inviata da Giosue Carducci
alla moglie Elvira Menicucci, 9 settembre 1886
"(...) Martedì sera fui alle nozze
Zanichelline [di Domenico Zanichelli e Teresita Mariotti]. Si
bevve. C'è un cartoccio di dolci, che devono esser buoni. Ce li
abbiamo a mangiare o dobbiamo mandarteli?"
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PUBBLICAZIONI PER
NOZZE
L'antica tradizione delle pubblicazioni per nozze, che tanto lavoro
aveva procurato ai torchi degli stampatori bolognesi nel corso del XVI e del XVIII secolo, non venne
meno nell'Ottocento. Tali pubblicazioni, che si caratterizzano come
un filone specifico - e a volte particolarmente spettacolare - nel
più ampio ventaglio delle pubblicazioni occasionali (tali sono, ad
esempio, quelle per monacazioni, per feste religiose, per lauree),
spaziano dal foglio volante alla lussuosa raccolta, composta
utilizzando i contributi di più mani. Alla tradizionale
consuetudine di comporre versi appositamente per la circostanza, si
affianca l'uso di dedicare agli sposi edizioni di testi antichi
inediti, nuove traduzioni, saggi di carattere erudito e
specialistico.
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