MICHELANGELO PINTO, Don Pirlone a Roma.
Memorie di un italiano dal 1°
settembre 1848 al 31 dicembre 1850, volumi 3, Torino, Stab.
tip. di A. Fontana, 18502
(BCABo, VENTURINI, C. 76/1-3)
Volume III: incipit del Capitolo primo (p. 9), con testatina
e capolettera silografici
L'autore usò efficacemente le immagini per la sua
sferzante satira politica, prima come redattore di un giornale
satirico illustrato, "Il Don Pirlone", uscito durante
la rivoluzione romana del 1848-1849, e poi come autore dei
tre volumi analogamente intitolati Don Pirlone a Roma:
Memorie di un italiano Dal 10 settembre 1848 al 31 dicembre
1850, finemente illustrato con acqueforti sul fallimento
dei moti del 1848, causa del successivo ritorno dei governi
reazionari.
Michelangelo Pinto (Roma, 1818-1910) patriota, pubblicista,
economista, letterato, fu docente di letteratura italiana
all'università di Pietroburgo (1860-1886) e anche diplomatico
del Regno d'Italia (1867-1905).
Le grandi tavole di satira anticlericale e antipapalina derivano
dal celebre giornale omonimo e ne confermano il successo,
aumentandone la diffusione e la fama presso uno strato abbiente
di lettori, considerato l'alto livello editoriale dell'opera,
corredata da elementi paratestuali di pregio come un'antiporta
figurata, grandi capilettera parlanti e finalini in pagine
di testo riquadrate da una incorniciatura, oltre che da 300
tavole fuori testo incise in rame.
Michelangelo Pinto nella prefazione insiste proprio sul compito
affidato alle immagini, consapevole della profonda traccia
"che lasciano nell'animo umano gli incancellabili colpi
del ridicolo", proponendosi però di fornire sempre
racconti fedeli, "dolorose spesso le riflessioni, severi
talvolta i giudizi, ingiusti mai".
|