Casa Savoia: Margherita, la prima regina d'Italia
ONORATO ROUX, La prima Regina d'Italia. Nella
vita privata, nella vita del paese, nelle Lettere e nelle Arti,
Milano, Carlo Aliprandi Editore, 1901
(BCABo, 5.i.V.4: "Esemplare n. 208
per la Biblioteca del Comune di Bologna")
Quasi come in un fotoromanzo, l'autore vuol familiarizzare il lettore
con una biografia non solo ufficiale di Margherita di Savoia (Torino,
1851 - Bordighera, 1926) e ci accompagna attraverso le diverse fasi
della vita della regina descrivendo gli impegni anche minuti delle
sue giornate, con numerosissime fotografie che la ritraggono dall'infanzia
al matrimonio con Umberto I, e poi negli anni della vita pubblica.
Se ne cura ad arte un profilo di "Credente", "amica
dei bambini", esperta "nelle Lettere" e "nella
Politica", e al tempo stesso, sposa, madre e regina. Si rivela
anche che è amante dei viaggi e la prima e unica regina alpinista.
La prima regina d'Italia (lo zio e suocero Vittorio Emanuele II
era vedovo quando divenne il re d'Italia, e in séguito, nel
1869 aveva sposato solo morganaticamente la popolana Rosa Vercellana),
figlia di Ferdinando di Savoia-Genova e di Elisabetta di Sassonia,
e sposa all'età di diciassette anni, del cugino Umberto,
era salita al trono con lui nel 1878, alla morte, il 9 gennaio,
del Re Galantuomo. Scaduti sei mesi di lutto, la coppia reale compì
un viaggio attraverso l'Italia per farsi conoscere e per promuoversi
quale simbolo dell'unione dell'Italia. Margherita era stata cresciuta
con la prospettiva di essere vicina al popolo, che difatti l'amò
e la rispettò forse più degli altri membri della famiglia,
come "la vera poesia della nuova gente italica".
Di questi sentimenti fu interprete Giosue Carducci, nell'Eterno
femminino regale (1882), un titolo goetiano scelto per significare
che il poeta vedeva impersonata in Margherita di Savoia l'idealità
femminile.
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