I santi martiri
Panteon dei martiri della libertà italiana.
Opera compilata per cura di una Società di Letterati Italiani,
a cura di Gabriele D'Amato, volumi 2, Torino, Stabilimento Tipografico
Fontana, 18[52]
(BCABo, 5.M*.III.59-60; provenienza: dono
del prof. Dosi, 1911)
Immortalità. Ai miei martiri gloria del mondo, vol.
I, antiporta incisa all'acquaforte
"Allorché tacque in Europa il fragore delle armi
e la libertà dei popoli fu conculcata, e l'Italia, l'Ungheria,
la Germania furono nuovamente curve sotto i giogo dei despoti; una
grande missione rimaneva a compiersi da coloro che avevano deposte
le armi dopo aver combattuto lo straniero sui campi lombardi, a
Novara, a Roma, a Brescia, a Venezia: quella cioè di educare
a nobili e forti sentimenti il popolo, narrandogli le gloriose gesta
di coloro che sacrificarono la vita per la libertà della
terra italiana."
(G. D'Amato, Ai lettori, vol. II, p. II).
Alla vigilia della Terza Guerra d'Indipendenza si pone la speranza
di ripresa della lotta nell'educazione del popolo: scopo "politico-morale
e filantropico", che, dal libero Piemonte, "abbraccia
tutte le provincie della penisola". I due volumi comprendono
36 biografie il primo, 54 il secondo, corredate per la maggior parte
da ritratti dei protagonisti, a partire dai martiri della Repubblica
Partenopea fino ai caduti delle rivoluzioni del 1848-1849, redatte
da diversi autori (Mariano D'Ayala, Enrico Poerio, Atto Vannucci,
...), talvolta solo siglati o lasciati per prudenza nell'anonimato.
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