Il completamento dell'Unità: la guerra del 1866 e la presa
di Roma del 1870
RAFFAELE CADORNA, La liberazione di Roma nell'anno
1870 ed il plebiscito. Narrazione politico-militare corredata di tre
carte topografiche e due zincotipie, Torino-Roma-Napoli, L. Rouxe
C., 1892
(BCABo, 5.S*.III.63)
Come altri patrioti, Raffaele Cadorna (Milano, 1815 - Torino, 1897)
percorse tutte le fasi del Risorgimento da soldato: in particolare,
nel 1859 aveva fatto da apripista alla battaglia di San Martino,
guadagnandosi il grado di tenente colonnello dell'esercito piemontese,
e, come Tenente Generale del Regio Esercito Italiano, aveva partecipato
nel 1866 alla Terza Guerra d'Indipendenza col corpo che puntava
a liberare Trieste. Ma, soprattutto, fu il Comandante della Spedizione
di Roma, che culminò con la Breccia di Porta Pia il 20 settembre
1870, esperienza da lui riversata nelle pagine di quest'opera, forte
delle competenze di prima mano sia militari, sia politiche (dal
1865 era anche deputato al Parlamento del Regno d'Italia, per essere
in séguito nominato Senatore nel 1871): la vicenda viene
esaminata puntigliosamente dalle premesse diplomatiche alla preparazione
militare, all'azione sul campo, alla riunificazione della città
con il Regno d'Italia, sancita mediante il plebiscito del 2 ottobre
1870. Fervente fautore della Destra, Cadorna si distinse come accanito
avversario del garibaldinismo, benché spesso affiancato da
ex generali di Garibaldi (Bixio, Cosenz, Medici).
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