Arnaldo
Forni: una biografia di famiglia. Ripercorsa e scritta
da Arnalda Guja Forni |
I
frenetici anni Settanta
Nel 1969 Forni si dedica anche alla numismatica
e alla filatelia, aprendo un negozio in via Farini
21/F, luogo ben presto frequentato da collezionisti
e da studiosi come Cesare Gamberini di Scarfea,
uno dei suoi più preziosi collaboratori per
le ristampe anastatiche nel campo della numismatica.
Partecipa a mostre, convegni, incontri ed è
tra i protagonisti della Prima Mostra Internazionale
dellEditoria Anastatica che si tiene a Firenze
nel dicembre del 1971. |
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Nel
1973 un nuovo, definitivo, trasferimento nel grande
stabilimento che acquista a Sala Bolognese, in via
Gramsci 164, un anno nel quale, grazie anche ad
un attento e preparato direttore editoriale che
proveniva da una grande realtà come la casa
editrice Zanichelli, Antonio Poggiali, i giornali
si accorgono del suo lavoro e alcune interviste
testimoniano limportanza del suo impegno.
La ricerca di nuovi testi da ristampare diviene
febbrile, lo studio è continuo: lunico
svago che si ritaglia è la compilazione dei
cataloghi dantiquariato. Non abbandonerà
mai questo settore che rimarrà per lui unaffezione
antica, una radice, così come uno strumento
di conoscenza per lo sviluppo del piano editoriale
e dei rapporti con le biblioteche, gli enti, i musei
o anche i bibliofili per il reperimento dei testi
originali. |
Nel 1977 apre in via Marsala quello
che sarà il suo ultimo divertissement lavorativo,
la S.E.A.B. (Società Editrice Antiquariato
Bologna), una minuscola Libreria Forni che nel
nome racchiude le sue tre grandi passioni: i libri
dantiquariato, leditoria e la sua
città.
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Arnaldo Forni comunica linizio per proprio
conto, in data 30 novembre 1964, dellattività
di «riproduzione, mediante processo fotografico
anastatico, di opere editoriali scientifiche esaurite
(le riproduzioni sono a limitatissimo numero di
copie e possono essere effettuate anche su commissione
di terzi)».
La sede dellattività è indicata
in modo errato: non via Merighi 4 a Bologna (dove
tale via non esiste), ma via Merighi 3 a Villanova
di Castenaso. Forni denuncia la chiusura dellattività
che «si è dimostrata tale da non
produrre reddito attivo» in data 31 dicembre
1965.
Si tratta del primo riferimento allattività
di stampatore, non più solo editore, di
Arnaldo Forni. Un altro passo decisivo per lo
sviluppo delle sue imprese, ormai attive a trecentosessanta
gradi nel mondo del libro.
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In realtà lattività a Villanova
continua, ma legata alla ditta della moglie di
Forni, Odila Bellotti, titolare della Libreria
Forni-Galliera (poi Libreria Forni dal 22 aprile
1979), come risulta dalla denuncia del 29 agosto
1966:
«...dal 2/1/1966 conduzione di un laboratorio
litografico per la stampa dei cataloghi dei libri
trattati dalla ditta e per la ristampa, in limitate
tirature, di opere editoriali esaurite e fuori
commercio».
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Odila Bellotti denuncia la chiusura in data 31
dicembre 1966 della libreria di via Castel Tialto
3, aperta nel 1952, e il trasferimento in data
1° gennaio 1967 del laboratorio per riproduzioni
litografiche da Villanova di Castenaso a Bologna,
in via del Triumvirato 7, dove è previsto
anche il deposito di libri della ditta Libreria
Forni-Galliera.
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Maria Angela Forni, sorella di Arnaldo e presidente
del Consiglio di amministrazione della Arnaldo
Forni Editore S.p.A., denuncia linizio dellattività
editoriale a Sala Bolognese, in via Gramsci 164,
in data 1° luglio 1973.
La Arnaldo Forni Editore S.p.A., costituita il
9 febbraio 1973, svolgeva «....attività
industriali, commerciali e finanziarie in materia
di libri e pubblicazioni di ogni tipo e genere
con qualsiasi mezzo».
Con lapertura della sede di Sala Bolognese,
inizia il periodo più intenso dellattività
editoriale di Arnaldo Forni.
In data 1 giugno 1971 era stata denunciata la
cessazione del laboratorio litografico di via
del Triumvirato 7, che fu utilizzato come semplice
deposito di libri fino al 30 aprile 1974.
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Arnaldo Forni davanti allingresso
della sede di via del Triumvirato 7, attiva come
laboratorio litografico dal 1967 al 1971, e allinterno
del magazzino.
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Giacomo C. Bascapè, Vita di S. Contardo
pellegrino protettore di Broni, Bologna, S.I.R.A.B.,
1970
Ristampa anastatica delledizione di Broni
(Pavia) del 1946.
Non si hanno tracce presso lArchivio Storico
della Camera di Commercio di Bologna di unaltra
ditta di Arnaldo Forni, la S.I.R.A.B. (Società
Italiana Ristampe Anastatiche Bologna), che aveva
sede in via Emilia Ponente 236, non distante dalla
sede di via del Triumvirato n. 7. Sulla base delle
edizioni pubblicate, fu attiva nei primi anni
Settanta.
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Arnaldo Forni non ha rilasciato molte interviste
nella sua vita, ma questa, pubblicata su «Il
Giornale dItalia» dell8-9 giugno
1968, p. 6, a cura di Alvise Ongania, offre importanti
elementi di conoscenza della sua attività
di editore di anastatiche e di libraio antiquario.
Alla prima domanda risponde ad esempio di non
voler percorrere il sentiero della bibliofilia,
ma di voler offrire, grazie alla sua attività
editoriale, importanti strumenti di lavoro per
la ricerca e lo studio, reprints di libri
antichi e rari altrimenti introvabili.
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Arnaldo
Forni Editore, Catalogo n. 1, libri di vario
argomento divisi per materie, mensile, settembre
1973.
Il primo catalogo di antiquariato realizzato
dopo il trasferimento a Sala Bolognese contiene
1194 titoli, anche di edizioni antiche, suddivisi
per materie, quasi tutti in vendita a prezzi inferiori
a £. 10.000. Spicca solo, al n. 654 di catalogo,
Marco da Lisbona, Croniche degli ordini instituiti
dal P.S. Francesco, Napoli, De Bonis, 1680,
in vendita a £. 200.000.
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Arnaldo
Forni Editore, Catalogo 1973-74. Opere
originali e ristampe anastatiche pubblicate e in
sottoscrizione
Il primo catalogo editoriale realizzato a Sala
Bolognese dalla Arnaldo Forni Editore S.p.A. mostra
unazienda in piena espansione: è
formato da 311 pagine, le collane sono 11. Le
pubblicazioni sono in ordine alfabetico per autore,
suddivise tra anastatiche, non anastatiche, in
concessione di vendita alla Forni e anastatiche
non ancora stampate ma per le quali si accettano
prenotazioni.
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