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Giuseppe Vecchi (1912-2007), originario di San
Giovanni in Persiceto e amico dinfanzia
di Arnaldo, musicologo e filologo, insegnò
Letteratura Latina Medievale a Bologna e Storia
della Musica presso le Università di Bologna
e di Milano. Fu tra i fondatori della rivista
«Quadrivium» e dellA.M.I.S.
(Antiquae Musicae Italicae Studiosi). Collaborò
a lungo con Arnaldo Forni, curando i reprints
di centinaia di testi di argomento musicale nelle
varie sezioni della collana Bibliotheca Musica
Bononiensis, che definì «una
vera bibbia della musica [
] un corpus indispensabile
per le biblioteche, gli istituti, gli archivi».
Nel 1992 curò il volume Offerta musicale.
Contributi e studi per Arnaldo Forni, Bologna,
A.M.I.S., 1992, in cui alle p. 10-11 torna a difendere
strenuamente le ristampe musicali di Forni dalle
critiche dello studioso Reinhard Strohm che, nellormai
lontano 1978, aveva sostenuto che le ristampe
anastatiche portavano enormi profitti agli editori
danneggiando il patrimonio musicale italiano,
esprimendo perplessità sui rapporti che
intercorrevano tra leditore Forni e il Comune
di Bologna, da cui dipendeva la Biblioteca del
Civico Museo Bibliografico Musicale.
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Scheda informativa della
Arnaldo Forni Editore sulla ristampa anastatica
della rivista «La Voce».
La collana Le riviste del Novecento.
Cinquantanni di cultura italiana, diretta
da Alberto Folin e Mario Quaranta, offre agli
studiosi il facile accesso a periodici che solo
importanti biblioteche storiche possedevano, spesso
con lacune, nonostante si trattasse di materiale
di grande importanza per la cultura italiana del
XX secolo.
Si tratta quindi di un esempio di quanto più
volte affermato da Forni: creare con i reprints
strumenti di lavoro, altrimenti di difficile accesso
in edizione originale, consentendo al tempo stesso
una migliore conservazione degli stessi originali.
La ristampa de «La Voce» fu realizzata
pochi anni dopo la scomparsa di Arnaldo Forni.
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Mario Quaranta, direttore della collana Le
riviste del Novecento, intervista Giuseppe
Prezzolini nella sua casa di Lugano, nel 1981,
in occasione della ristampa anastatica di «Leonardo»,
rivista fondata da Giovanni Papini nel 1903 a
cui Prezzolini collaborò attivamente.
In piedi, tra i due, Arnaldo Forni. Lintervista
venne pubblicata sul primo e ultimo numero di
«Forni reprint», n. 1, maggio 1983,
il periodico che Forni dette alle stampe poco
prima della morte.
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«Nel semibuio di una stanza affittata
da un piccolo borghese in uno dei più severi
e dignitosi palazzi del Trecento in Firenze, nacquero
quelle incisioni che si trovano ora nella riproduzione
anastatica del meraviglioso sig. Forni, al quale
mando i miei saluti e complimenti e laugurio
che la nuova edizione di sole trecento copie del
«Leonardo» abbia laccoglienza
che si merita».
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«Caro Signor Forni,
mi scusi se sembro ricordar soltanto oggi
la visita Sua e dei suoi collaboratori. Invece
la sua visita ha modificato la mia vita dandomi,
se non la certezza, lillusione almeno
di non aver lavorato gratis 78 anni fa [
].
Mi creda suo riconoscentissimo.
Prezzolini
Scriverò alla famiglia di Papini». |
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Prezzolini ringrazia Arnaldo Forni
per la ristampa della rivista «Leonardo»,
a cui collaborò a partire dai primi numeri
usciti nel 1903. La visita a cui Prezzolini fa
riferimento è quella nel corso della quale
fu intervistato da Mario Quaranta.
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Arnaldo
Forni: una biografia di famiglia. Ripercorsa
e scritta da Arnalda Guja Forni |
Gli
ultimi anni
Nellultimo decennio della sua vita,
e veramente fino agli ultimi giorni (i primi
giorni del marzo 1983 affronta quello che
sarà poi lultimo dei suoi numerosissimi
viaggi di lavoro), riuscirà a produrre
un numero veramente considerevole di anastatiche,
centrando, quasi sempre, lobbiettivo
di vendita.
Ascolterà sempre i consigli dati da
persone da lui ritenute esperte nei diversi
campi della conoscenza, ma non delegherà
mai a nessuno lultima decisione sui
volumi da ristampare, anche quando, per alcuni,
lultima parola per il Si stampi
sarà veramente complicata: la decisione
per il Lexicon totius latinitatis del
Forcellini, ad esempio, fu forse una delle
più pesanti da prendere. [
]
Poi, già ammalato, tenta lultima
avventura, dopo aver vissuto tutta la vita
con i libri vuole lasciare un libro che parli
di lui ai bibliofili, una piccola traccia
del suo grande lavoro: lIndice
al Lozzi. Con tenacia prepara le schede, titolo
per titolo, che compongono i due volumi di
bibliografia della Biblioteca Istorica
dellAntica e Nuova Italia; le prepara
allantica, incollate su cartoncini dentro
le cassettine di legno che contenevano solitamente
le schede dei cataloghi dantiquariato.
Nellaprile del 1983, quando entra in
clinica, molte cassette sono piene di schede.
Molte sì, ma il lavoro non è
finito e lo concluderà Cesare Saletta,
suo aiuto in libreria, valente bibliofilo,
curatore ed editore egli stesso di piccole
ma raffinate edizioni.
Arnaldo muore a Bologna il 14 giugno 1983
nella Clinica Villa Verde. Erano circa le
13 di un martedì caldissimo. |
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Negli ultimi anni della
sua vita Arnaldo Forni ottiene molti riconoscimenti,
dal Premio Viani di Viareggio al Premio Baccarat
e infine, quello più prestigioso, la laurea
honoris causa in Materie letterarie allUniversità
dellAquila.
Sono però anni in cui si manifestano i primi
segnali di una crisi delleditoria anastatica,
che portano la Arnaldo Forni Editore a confrontarsi
con una dura vertenza sindacale e con i primi licenziamenti.
Queste difficoltà, anche se lattività
si mantiene sempre in attivo, portano Arnaldo Forni
ad allontanarsi gradualmente dalla direzione dellazienda.
Muore il 14 giugno 1983, subito dopo aver realizzato
lultimo dei suoi progetti: la pubblicazione
del primo numero del semestrale di informazione
libraria «Forni reprint», il suo ultimo
saluto al mondo dei libri. |
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La Arnaldo Forni editore
vince nel 1981 il Prix Baccarat, creato per premiare
la ristampa di antichi libri di cucina, con il
reprint di uno dei capolavori della trattatistica
culinaria, Opera [dell'arte del cucinare],
di Bartolomeo Scappi, un grande cuoco che si definiva
cuoco segreto di Pio V. La notizia viene riportata
dalla rivista francese «Le spectacle du
monde», n. 239, febbraio 1982.
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Il 5 luglio 1980 Forni
aveva ricevuto il premio Viani dalla Fondazione
Lorenzo Viani di Viareggio, per la sua opera nel
campo delle ristampe anastatiche, insieme alla Cisalpino-La
Goliardica di Milano e alla S.P.E.S. di Firenze,
questultima attiva in particolare per reprints
di materiale futurista. |
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Con delibera prot. gen.
83023 del 5 aprile 2007 il Comune di Bologna ha
intitolato ad Arnaldo Forni (editore 1912-1983)
la rotonda posta tra le vie Marco Polo, della Beverara
e Cristoforo Colombo. |
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Uno dei massimi
riconoscimenti ottenuti da Arnaldo Forni nella sua
lunga carriera di libraio, stampatore ed editore,
è la laurea honoris causa che gli
viene assegnata nel 1981, con queste motivazioni:
«
al nostro Abruzzo
il Forni ha dedicato unattenzione che ci
ha consentito di avere a disposizione testi, da
quello dellAntinori a quello del Pansa e
del Ciampoli, altrimenti inconsultabili o consultabili
a prezzo di dispendiosi sacrifici [
] per
la sua molteplice attività di operatore
culturale al livello regionale ed internazionale,
per la ricchezza e la novità del suo lavoro
di recupero di opere antiche deccezionale
interesse in ogni campo dello scibile, per la
profondità dei suoi interessi di studioso».
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Il lavoro editoriale di Forni è condensato
in questo catalogo, uno degli ultimi stampati
prima della morte.
Il Catalogo, di 219 pagine, elenca le 29 collane,
poi le pubblicazioni in ordine alfabetico per
autore. Segue la suddivisione dei titoli in 72
materie.
Complessivamente il Catalogo elenca 4906 titoli,
di cui 935 non ancora disponibili ma prenotabili
senza pagamento anticipato. Il catalogo comprende
anche pubblicazioni di cui Forni era solo distributore
e non editore.
Nel 1983 la Arnaldo Forni Editore è la
quarta casa editrice italiana per numero di titoli
presenti nel catalogo, preceduta solo da Giuffrè,
Mondadori e Einaudi.
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Dopo la morte di Arnaldo, i famigliari
hanno continuato lattività
della Casa editrice, attualmente condotta
dalla figlia Aurelia e dalla nipote Ginevra
Marmocchi.
Il Mundus subterraneus è tra
le più recenti edizioni anastatiche
realizzate dalla Arnaldo Forni Editore.
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Lultimo catalogo della Arnaldo Forni
Editore, di 276 p.
A p. 3-4 è presente un ricordo di
Arnaldo Forni dal titolo Un sacco di
libri, firmato da Enrico Marmocchi,
la cui figlia Ginevra Marmocchi, nipote
di Arnaldo, è attualmente alla guida
della Casa editrice.
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Arnaldo Forni antiquariato librario. Catalogo
117.
Cinzia Besutti, nipote di Arnaldo Forni,
gestisce la libreria antiquaria situata
in via Ponte Romano 25, a Bologna.
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S.E.A.B. Antiquariato. Catalogo
pubblicato in occasione di Artelibro 2010.
La libreria antiquaria S.E.A.B. è gestita
da Arnalda Guja Forni e dal figlio Filippo,
rispettivamente figlia e nipote di Arnaldo
Forni. La libreria si è trasferita
dallestate del 2012 in via de
Gombruti 9/B. |
Seab Antiquariato, Catalogo
n. 164 (III) 2012. |
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