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La stampa anastatica

Bibliografia
Il convegno

La stampa anastatica

 


Anastatica
Copia o ristampa di un’edizione pressoché identica all’originale; inizialmente riferita al procedimento tecnico che comportava la riproducibilità di un volume originale soltanto attraverso la sua distruzione. Le sue pagine venivano sottoposte ad un procedimento di transfert su pietra litografica o su zinco, fino a lasciare l’impronta, per poi procedere con l’inchiostratura e la stampa. Il brevetto risale al 1844 ed è stato registrato a Berlino. La copia anastatica si differenzia dal facsimile per la sua qualità di riproduzione minima dell’originale, sempre in bianco e nero e simile alle moderne fotocopie; mentre il facsimile offre una riproduzione imitativa dell’originale, compresa la colorazione e le imperfezioni della carta. Le copie anastatiche hanno soprattutto una funzione di supporto nel lavoro di ricerca da parte degli studiosi, quando l’opera originale risulta rara e di difficile consultazione.
Testo tratto da: Daniele Baroni, Lessico del design editoriale, S.l., Cartiere Burgo, 2001

Termini e definizioni

Grafismo: zona stampante e corrispondente alla zona stampata.
Contrografismo: zona non stampante e corrispondente alla zona non stampata.
Forma da stampa: dispositivo atto a trasferire o ad attivare un elemento di contrasto su un supporto di stampa.
Stampa: riproduzione iterativa dei grafismi della forma o dispositivo stampante su un supporto mediante il trasferimento o l’attivazione di un elemento di contrasto.
Stampato: oggetto finale di uno o più processi grafici costituito da un supporto riportante grafismi.

Stampa Offset
Il sistema di stampa offset è un processo di stampa indiretto che avviene tramite pressione, con il trasferimento dell’inchiostro dalla forma di stampa, precedentemente inumidita ed inchiostrata, su un telo gommato (caucciù) e successivamente trasferito sul supporto (Fig. 1). Questo procedimento di stampa trae origine dalla litografia. Sia la forma di stampa litografica (stampa diretta: la forma di stampa, per esempio la pietra litografica, è a contatto con il foglio, Fig. 2), che offset (stampa indiretta: la forma di stampa, la lastra, stampa sul tessuto gommato, ed è questo che è a contatto con il supporto), hanno i grafismi ed i contrografismi sullo stesso piano. Per stampare occorre inizialmente bagnare la lastra; il contrografismo (idrofilo), accetta l’acqua mentre il grafismo (lipofilo) la rifiuta. Successivamente la lastra viene inchiostrata; il contrografismo (idrofilo) rifiuta l’inchiostro, mentre l’inchiostro viene accettato dal grafismo (lipofilo). L’equilibrio in fase di stampa tra la soluzione di bagnatura e l’inchiostrazione consente di ottenere la qualità di stampa desiderata.

 
Testo di Adalberto Monti

 

Biblioteca dell'Archiginnasio
Credits | Data di creazione: ottobre 2012 | Informativa sui cookie
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