Arnaldo
Forni: una biografia di famiglia. Ripercorsa e scritta
da Arnalda Guja Forni |
Il dopoguerra
Nel 1947 Arnaldo
torna negli Stati Uniti e, questa volta, sa bene
cosa cercare: un sistema redditizio di lavoro
nei libri. Cerca uno sviluppo al suo indirizzario
che pur essendo già notevole per quel che
riguarda lItalia (dove però, in quegli
anni non cerano grandi disponibilità
economiche) non lo è altrettanto per lestero
(dove i bibliofili avevano più capacità
di acquisto e più interesse per la nostra
cultura).
Acquista un libro, appena uscito in libreria,
Book buyers handbook, New York, American
Booksellers Association, 1947, che diverrà
una vera e propria bibbia per la sua ricerca:
è una sorta di guida alle librerie antiquarie
ma con importanti indirizzi di bibliofili, e questo
si rivela un formidabile strumento per la sua
ricerca; per anni quella guida lo seguirà
ovunque e sarà proprio grazie a quel volume
che, in seguito, quando invierà i suoi
cataloghi, riceverà telegrammi con testi
del tenore: Sospendete la vendita. Acquistiamo
tutto.
Ma nei pochi mesi che rimane negli Stati Uniti
cè unaltra cosa che lo incuriosisce
e che cerca di capire fino in fondo per poterla
applicare al suo lavoro una volta ritornato a
Bologna: la pubblicità. Per gli americani
è già una cosa scontata, ma lui
cerca di vedere come i colleghi americani riescano
ad avvantaggiarsi grazie ad inserzioni in riviste
di settore o anche in quotidiani più generici
[
].
Dopo pochi mesi torna a casa e finalmente ha chiaro
tutto il suo progetto lavorativo. Dà un
impulso incredibile ai cataloghi: uno al mese
di circa 1000/1300 o anche, in alcuni casi, oltre
2000 titoli; li alterna con bollettini aggiuntivi
di materiale minore o di fondo per una clientela
diversa; prepara liste monografiche (Teatro, Musica,
Diritto, Letteratura saranno quelle più
frequenti). Per i bibliofili più ricercati
si inventa il catalogo La biblioteca di un
amatore, libri belli, importanti, antichi,
che scheda e ricerca nelle bibliografie, ma che
devono avere una prerogativa imprescindibile:
devono piacere a lui! Poi, da tutta lenorme
massa di materiale che muove comincia ad emergere
un problema: lo scarto. Croce di tutti i librai
e bibliotecari del mondo
già, lo
scarto: se le bancarelle non lo pagano non lo
si può accatastare allinfinito tanto
prima o poi viene buono e così, approfittando
che in via Galliera si libera un negozio, proprio
a fianco di quello della libreria Forni, che affida
a sua sorella Maria Angela con una biblioteca
circolante.
Migliaia di titoli particolarmente legati alla
letteratura, alla letteratura popolare, allinfanzia,
alle biografie, alla storia trovano nuova dignità
e accontentano nuovi lettori che con un abbonamento
minimo possono leggere tutti i libri che vogliono
senza spendere cifre che non si possono permettere.
Questa idea della biblioteca circolante non è
sua, ma la riprende da due biblioteche circolanti
già esistenti da tempo, la Brugnoli e la
Martelli; però ciò che veramente
è tutta una sua idea è quella di
riutilizzare lo scarto della libreria riuscendo
a portarlo a reddito.
Nei primi anni 50 Arnaldo organizza anche
una specie di società con una coppia di
vecchi librai veronesi. Loro sono anziani ma non
riescono ad abbandonare del tutto la libreria.
Lui la compera e la gestiscono insieme per circa
un anno, poi piano piano cedono alletà
e, circa nellagosto del 1952, la libreria
Noris viene chiusa definitivamente.
Arnaldo si porta a Bologna tutti i libri rimasti.
Nel dicembre del 1951, il primo grande dolore:
muore suor Angelica, la zia che lo aveva protetto
in tante occasioni. Un suo punto fermo è
perso per sempre.
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Maria Angela Forni allinterno della Biblioteca
circolante M. Forni.
Odila Bellotti, moglie di Arnaldo Forni, allinterno
della Libreria di cui era titolare, 1971
Nel 1939 anche la Libreria Forni
attiva un servizio di Biblioteca circolante, come già
avevano fatto altre librerie bolognesi fin dalla fine
dellOttocento, ad esempio la Libreria Brugnoli
e la Libreria Martelli.
Arnaldo affida lattività, posta accanto
alla Libreria Forni di via Galliera, alla sorella Maria
Angela.
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La famiglia Forni rientrerà
a Bologna da San Giovanni in Persiceto solo il 12
marzo 1947, ma intanto lattività della
libreria procede senza soste, anche con la diffusione
di semplici bollettini di 4 pagine, con offerte
di libri elencati senza un particolare criterio. |
Nei primi anni del dopoguerra,
Arnaldo Forni studia lorganizzazione del mercato
del libro nel mondo anglosassone, per affinare le
tecniche di vendita. A questo scopo, il viaggio
negli Stati Uniti del 1947 avrà unimportanza
fondamentale. |
Book Buyer's handbook, New
York, American Booksellers association, 1947.
New York Public Library
Il Book buyers handbook rappresentò
per Forni un prezioso strumento di lavoro, in
particolare per ampliare il proprio elenco di
potenziali acquirenti negli Stati Uniti.
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Questa copia
del Bollettino della Libreria Forni è di
grande importanza per conoscere alcuni aspetti dellattività
di un libraio antiquario: le croci accanto ai titoli
indicano i libri venduti, ma più croci sullo
stesso titolo segnalano che il libro è stato
richiesto più volte, a dimostrazione o di
un interesse particolare per quella specifica pubblicazione,
oppure di
un prezzo troppo basso, non adeguato,
dunque sbagliato e quindi molto appetibile per i
clienti. |
Raccolta di fatture dal 27
giugno 1947 all11 febbraio 1948. Fattura
n. 108 del 26 luglio 1947.
Le fatture sono riferite
perlopiù a clienti statunitensi, sia enti
pubblici che privati e dimostrano lefficacia
dei contatti che Forni attiva nel suo viaggio
negli Stati Uniti del 1947 e del sistema degli
indirizzari, che permetteva di contattare molti
potenziali acquirenti inviando loro il catalogo.
Forni intercetta la forte richiesta di acquisti
di libri, antichi e moderni, proveniente da istituti
culturali e biblioteche americane, che nel dopoguerra
effettuarono consistenti acquisti in Europa per
arricchire le proprie raccolte.
La fattura esposta riguarda acquisti effettuati
dalla Library of the Jewish Theological Seminary
of America di New York. Tra i libri venduti da
Forni, una copia de I Protocolli dei Savi Anziani
di Sion, il celebre falso antisemita che diffuse
il mito della cospirazione ebraica per la conquista
del mondo.
La prima edizione italiana è del 1921,
negli anni seguenti fu più volte ristampato.
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Il Direttore
de «Il Corriere librario», una delle
più interessanti riviste del settore, analizza
il mercato librario in Italia nella seconda metà
del 1948: mentre il libro nuovo ha raggiunto una
rivalutazione di 44-45 volte rispetto ai prezzi
di prima della guerra, per i libri di antiquariato
ladeguamento è stato soltanto da 10
a 26 volte. In attesa di un adeguamento simile a
quello dei libri nuovi, risulta conveniente per
i librai acquistare libri rari, antichi ed esauriti.
Anche Arnaldo Forni si lancia nellacquisto
di intere biblioteche, in anni in cui è possibile
ancora fare buoni affari a costi contenuti.
Nel 1949 «Il Corriere librario» promuove
un censimento delle librerie antiquarie italiane.
Sul n. 1 di gennaio a p. 27 e sul n. 4 di aprile
a p. 111, vengono elencate le seguenti librerie
bolognesi: Alfredo Gerace, De Rossi Ercole, Forni,
Castellari Giovanni, Gigli Ancora, Landi Mario,
Martelli Ernesto, Menarini Ettore, Nanni Arnaldo,
Luigi Banzi, Casa del Bibliofilo, Rossi Augusto,
Veronese Francesco, La Felsinea.
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