Biblioteca dell'Archiginnasio, 5 giugno – 7 luglio 2007
   
     
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Artisti, mostre e attualità: cronache e studi sull'arte a Bologna
L'argomento artistico veniva trattato nelle pagine della rivista sotto vari aspetti: da un lato c'era molta attenzione per l'attualità, per gli artisti contemporanei, per le mostre che si inauguravano in città o altrove, ma con risvolti cittadini; dall'altro si cercava la collaborazione di valide firme per trattare temi di arte antica - medievale e moderna - informando su nuove scoperte o nuove interpretazioni, proponendo analisi su singole opere o su singoli artisti o panoramiche su momenti particolari del percorso artistico cittadino. Nel notevole numero dei collaboratori di ambito storico-artistico spiccano i nomi di studiosi stranieri o di famiglia straniera come Wart Arslan, (1899-1968), Heinrich Bodmer (1885-1950), Caterina (Katalin) Pasztoryne Alcsuti (attiva fra il 1932 e il 1943), William Suida (1877-1959), Jacob Hess (1885-1969) e degli italiani Adriana Arfelli (1907-1971), Cesare Gnudi (1910-1981), Enrico Mauceri (1869-1966), direttore della Pinacoteca bolognese dal 1929 al 1936, Igino Benvenuto Supino (1858-1940), Francesco Filippini (1874-1951), Rezio Buscaroli (1895-1971), pittore imolese di simpatie socialiste.
Aldo Foratti (1881-1964), Giuseppe Rivani (1894-1967) e Guido Zucchini (1882-1957) vi pubblicarono alcuni dei loro più qualificati studi sull'arte e l'architettura bolognesi.

Arte per il Regime- Storia per il Regime
Il taglio dato alla maggior parte degli articoli era generalmente neutro, salvo qualche richiamo d'obbligo alla romanità e italianità, e solo in qualche caso era apertamente indirizzato alla glorificazione del regime fascista, alla lode, retorica e magniloquente, delle sue realizzazioni. Nei casi più discreti una frase, un giudizio indicavano già l'elogio di prammatica al regime fascista; nei casi più evidenti gli Autori infarcirono talmente gli argomenti storici o artistici di lodi retoriche e sperticate al governo che ne venne disturbata anche la serietà complessiva del lavoro, come nel caso di Umberto Cesarano (attivo fra il 1930 e il 1935) per gli articoli su Ottaviano Augusto o sul Medioevo bolognese, di Italo Cinti (attivo fra il 1927 e il 1935) sugli artisti contemporanei, di Ivo Luminasi (1882-1950) su vari argomenti storico-artistici. La vulcanica attività del giornalista, artista futurista, uomo politico interventista Francesco Meriano (1896-1934) si esplicitò anche in vari articoli di argomento storico.
Nelle pagine della rivista, almeno fino al 1938, trovarono tuttavia posto anche scritti di studiosi ebrei, come Ermanno (Hermann) Loevinson, scomparso nel 1943 nel campo di concentramento di Auschwitz, Igino Benvenuto Supino, William Suida, costretto a fuggire da Vienna negli Stati Uniti nel 1939, e Lionello Levi (1895-1984), musicologo.

(Testi e scelta delle immagini a cura di Paola Foschi)

Dicembre 1931
Enrico Mauceri, La Pinacoteca di Bologna
Marzo 1931
Wart Arslan, Osservazioni intorno agli affreschi della Cappella Bolognini in S. Petronio
Settembre 1932
Aldo Foratti, I Profeti di Jacopo della Quercia
Gennaio 1935
Cesare Gnudi, Sebastiano Mazzoni e le origini del Crespi

Giugno 1930
Rezio Buscaroli, Annibale Carracci paesista
Ottobre-novembre 1938
Guido Zucchini, Collezioni comunali d'arte
Febbraio 1930
Francesco Filippini, L'incoronazione di Carlo V e il suo ritratto dipinto da Tiziano
Marzo 1928
Giulio Ricci, I Palazzi Pepoli in via Castiglione
Gennaio 1930
Giuseppe Rivani, Monumenti insigni della nostra Provincia.
L'antica Pieve di Sala Bolognese e i suoi restauri
Novembre-dicembre 1936
Giuseppe Rivani, Architettura protoromanica ravennate in Bologna. L'antica torre cilindrica della Cattedrale di S. Pietro

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