Biblioteca dell'Archiginnasio, 5 giugno – 7 luglio 2007
   
     
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Ippodromo
"Esemplare realizzazione di un periodo di transizione: al carattere 'tradizionale' della facciata si contrappone l'ardito strutturalismo della pensilina a sbalzo delle tribune, mentre gli edifici delle scuderie sono connotati attraverso un 'grazioso' eclettismo. Come per il Littoriale, il promotore è Leandro Arpinati […] e Costanzini esegue il progetto di massima; anche in questo caso vengono poi chiamati a collaborare all'opera valenti professionisti: Armando Villa (calcoli statici), Paolo Vietti-Violi (parte architettonica), Luciano Petrucci (direzione lavori in collaborazione con Costanzini)"
(Giancarlo Bernabei-Giuliano Gresleri-Stefano Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 108)

Mercato ortofrutticolo (Giorgio Cordara ed Ufficio Tecnico Comunale)
Costruito fra il 1936 e il 1939 su un'area di 35000 m2 antistante lo scalo derrate delle ferrovie, subì gravi danni durante i bombardamenti del 1943. Ricostruito nel 1946, è ora destinato ad accogliere la nuova sede dei servizi unificati del Comune di Bologna.
(cfr. Giancarlo Bernabei-Giuliano Gresleri-Stefano Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 146)

Facoltà di ingegneria (Giuseppe Vaccaro)
Nel numero del Settembre 1936, la "nuova sede della Scuola degli Ingegneri" riceve l'onore della copertina.
"La nuova sede della "Scuola degli Ingegneri" vuole essere il prodotto e il simbolo di una realtà edilizia rinnovata nella formazione professionale come negli strumenti operativi. Il linguaggio ormai maturo e sprovincializzato di Vaccaro, associato alle più avanzate conoscenze tecniche e alle più aggiornate tecnologie, interpreta in modo esemplare tale esigenza […]. L'elevata dotazione di spazi e di servizi, nonché la sofisticata qualificazione fornita da ogni elemento di una costruzione di notevole complessità (dall'impianto statico a quello tecnologico, dagli arredi fissi e mobili agli infissi in genere) fanno sì che la struttura concepita per 300 studenti regga, con il solo ausilio di una nuova ala, l'impatto degli attuali 10.000…"
(Giancarlo Bernabei-Giuliano Gresleri-Stefano Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 118)

Littoriale
"Luogo per le grandi competizioni sportive, ma anche tempio della cultura fisica dell'"italiano nuovo", nonché sede delle principali manifestazioni commerciali ed artistiche, il Littoriale è l'opera cui la prima amministrazione fascista della città, guidata da Leandro Arpinati, affida l''mmagine di una Bologna "nel pieno sviluppo del rinascimento urbano". Costanzini "interprete fedele e geniale" della volontà di Arpinati, elabora il progetto di massima del complesso; la torre di Maratona, realizzata nel 1928, è opera di Giulio Ulisse Arata. I calcoli delle strutture in cemento armato sono eseguiti dai tecnici dell'impresa genovese appaltatrice dei lavori, la cui esecuzione presenta caratteri di indubbia eccezionalità, se rapportata alle capacità operative della realtà edilizia bolognese del periodo. La "romana grandezza" del "quartiere sportivo" viene a costituire il nuovo confine della città ad ovest, mentre le opere di urbanizzazione che esso richiede funzionano da volano per l'espansione residenziale nella fascia compresa fra le vie Saragozza e Saffi"
(Giancarlo Bernabei-Giuliano Gresleri-Stefano Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 100)
"Dopo l'inaugurazione dello stadio, celebrata il 31 ottobre 1926 (quarto anniversario della marcia su Roma) dallo stesso Mussolini, Arpinati commissiona personalmente ad Arata l'incarico per la progettazione della torre di Maratona, opera da realizzare sull'ingresso a levante del Littoriale in quanto il solo stadio non garantiva quell'immagine di "romana grandezza" pretesa dal podestà. Essa è concepita adottando un linguaggio architettonico di chiara ispirazione novecentista, che prevedeva la sovrapposizione di due blocchi parallelepipedi…"
(Paolo Lipparini, Umberto Costanzini e l'enigma del Littoriale, in Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 234)

Edilizia privata del '900
Nell'edilizia residenziale dei quartieri che negli anni '30 iniziano a definirsi come "periferie", spicca l'attività di Ciro Vicenzi: evitando sperimentazioni avanguardistiche e forzature che verrebbero rifiutate dalla sua clientela, si concentra sulla qualità abitativa senza trascurare nessun dettaglio della progettazione.
(cfr. David Sicari, Ciro Vicenzi. Periferia e decoro, in Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 223)
"Un'opera gigantesca e perfetta, come anche un occhio profano può facilmente rilevare. Ai curiosi delle statistiche… diremo che per la costruzione del Littoriale si sono consumati cinquemila quintali di calce, che pel cemento armato si sono impiegate oltre mille tonnellate di ferro e che pel rivestimento in mattoni delle tre moli furono necessarî dieci milioni di pezzi! È a tutti noto che Benito Mussolini il 31 dello scorso ottobre intervenne a consacrarlo con la sua presenza, adunandovi sulle gradinate ancora ingombre di armature, una stipatissima folla favolosa di centoventimila persone acclamanti nel Capo della nuova Italia la grandezza delle opere raggiunte."
(dall'opuscolo di Guglielmo Bonuzzi, Le grandi realizzazioni fasciste. Il Littoriale di Bologna, Bologna, Edizioni di "Arte fascista", 1927, pp. 9-10)

(Testi e scelta delle immagini a cura di Giacomo Nerozzi)

Luglio 1925
ll campo polisportivo del fascio di Bologna.
Febbraio 1932
Il nuovo Ippodromo: la tribuna e le scuderie.
Febbraio 1932
Il nuovo Ippodromo: la tribuna e le scuderie.
Gennaio 1935
Via Mezzofanti - Casa Medici - Progetto Ciro Vincenzi.
Gennaio 1935
Viale Aldini - Casa Canella - Progetto ing. Silvio Canella.
Gennaio 1935
Città Giardino - Villino Neri - Progetto Architetto Giordani.
Gennaio 1935
Città Giardino - Villa Laura Bonsi - Geom. Aldo Pancotto.
Gennaio 1935
Architettura '900 a Bologna.
Gennaio - febbraio 1936
La nuova sede della Scuola degli ingegneri in Bologna.
Settembre 1936
Copertina.
Ottobre 1936
Aereoporto Fausto Pesci.
Ottobre 1936
Il Duce ispeziona il nuovo campo d'aviazione.
Ottobre 1936
Copertina.
Ottobre 1936
Panorama delle costruzioni del nuovo mercato ortofrutticolo.

 

 


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