Arte a Bologna - Storia di Bologna
Durante gli anni Trenta si incrementò sempre più
il numero di pagine dedicate ad argomenti storico-artistici, quindi
da un lato la rivista venne resa più appetibile per un
numero sempre maggiore di cittadini che, oltre a semplici notizie
statistiche sulla vita cittadina, fossero interessati ad argomenti
culturali; d'altro lato questi saggi riflettevano spesso lo stato
degli studi su un argomento. In tal modo restarono per lungo tempo
validi anche per gli studiosi e fecero della rivista del Comune
un punto di riferimento in molti casi utile per chi volesse indagare
questi argomenti.
Per la storia di Bologna, dall'archeologia al Risorgimento
Se scorriamo le pagine sempre più piacevoli e ricche di
immagini della rivista, incontriamo nomi ben conosciuti agli studiosi
e cultori della storia di Bologna, dall'etruscologo Pericle Ducati
(1880-1944) all'archeologo Salvatore Aurigemma (1885-1964), dalla
giovane medievista Gina Fasoli (1905-1992) allo studioso di letteratura
delle origini Guido Zaccagnini (1868-1943). Il paleografo e storico
Giorgio Cencetti (1908-1970) vi diede notizia nel 1933 della Mostra
sul Digesto e sullo Studio medievale tenutasi all'Archiginnasio;
studiosi del Risorgimento italiano più o meno illustri,
dallo scrittore Angelo Gatti (1875-1948) a Ugo Lenzi (1875-1953),
da Ermanno Loevinson (1863-1943?) ai professori Giovanni Maioli
(1893-1960) e Giovanni Natali (1884-1959), a Fulvio Cantoni (1862-1937),
direttore dal 1904 al 1931 del Museo del Risorgimento, illustrarono
aspetti di un'epoca eroica di cui il Fascismo si poneva come continuatore
e coronamento.
Vi era ampio spazio anche per ricerche di storia locale, in qualche
caso affidate a studiosi famosi, come l'avvocato Arturo Palmieri
(1873-1944), l'artista e scrittore Giulio Ricci (1874-1939) o
i bibliotecari Albano Sorbelli (1987-1944), Lodovico Frati (1855-1941)
e Lino Sighinolfi (1876-1956) o lo studioso di fortificazioni
gen. Lodovico Marinelli (1852-1941). Vi comparvero numerosi studi
relativi a branche particolari della storia cittadina, ad esempio
di storia della musica, ad opera di Francesco Vatielli, insegnante
e bibliotecario del Liceo Musicale (1876-1946), di storia della
medicina per opera di vari autori, di storia religiosa di mons.
Giulio Cantagalli (attivo fra il 1928 e il 1935), nonché
di geografia, dell'illustre geografo Umberto Toschi (1897-1966),
e di letteratura, con saggi di Gaetano Arcangeli (1910-1970),
nonché di linguistica, con saggi giovanili di Carlo Tagliavini
(1903-1980), e di etnografia e folklore di Gaspare Ungarelli (1852-1938).
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Giugno 1929
Fulvio Cantoni: Lettere inedite di Garibaldi
e di illustri patrioti a Filopanti. |
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Gennaio
1931
Giovanni Maioli: La Rivoluzione del
1831 nello Stato Pontificio.
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Giugno 1932
Garibaldi a Milazzo. (Da un quadro di Q.
Cenni). |
(Testi e scelta delle immagini a cura di Paola Foschi)
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Maggio 1927
Pericle Ducati, Un bolognese combattente
ai tempi di Augusto. |
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Gennaio 1935
Giulio Ricci, La torre medioevale della
Rocca di Bazzano. |
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Gennaio 1935
Giulio Ricci, Bazzano. |
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Giugno 1937
Ermanno Loevinson, Splendori ed ombre
di una grande famiglia. I Farnese a Bologna. |
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Giugno 1937
Il palazzo Bevilacqua di Bologna che fu
sede di alcune sessioni del Concilio di Trento. |
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Gennaio 1926
Lodovico Marinelli, La Fortezza di Porta
Galliera
Prospettiva di un rudere alla porta Galliera. |
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Gennaio 1926
Altra prospettiva di rudere alla porta
Galliera. |
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Gennaio 1926
Torrione della prima fortezza alla porta
Galliera, ricostruito sul corrispondente rudere (anno 1330).
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Gennaio 1926
Altro torrione della prima fortezza alla
porta Galliera, ricostruito sul corrispondente rudere (anno
1330). |
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Dicembre 1929
Albano Sorbelli, La storia della stampa
in Bologna. |
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Febbraio 1929
Carlo Tagliavini, Notizie intorno ad
alcuni manoscritti sconosciuti del Cardinal Mezzofanti esistenti
a New York. |
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