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4 - Fondo Arturo Palmieri |
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I libri e
larchivio di Arturo Palmieri sono stati donati dallIstituto
Ortopedico Rizzoli, beneficiario di gran parte dei suoi beni, al
Comune di Bologna nel 1979. Il fondo è pervenuto alla Biblioteca
dellArchiginnasio nellanno successivo. La parte archivistica
è contenuta in 46 cartoni di manoscritti comprendenti pratiche
legali, carte di amministrazione privata e appunti relativi a ricerche
storiche.
La catalogazione della parte libraria è finora limitata alle
monografie, che sono state catalogate negli anni 2005-2006. Sono
stati descritti 1.112 libri e opuscoli. Attualmente sono in corso
di trattamento le riviste e i periodici.
La raccolta si trovava nello studio di Palmieri a Riola di Vergato.
Anche se non ci è giunta nella sua integrità (la vedova
ha probabilmente donato a conoscenti e amici del marito parte del
patrimonio librario), la raccolta rispecchia bene gli ampi interessi
del suo proprietario. Vi si trovano libri di narrativa, diritto,
storia locale e riviste illustrate di vario argomento.
Arturo Palmieri
(1873-1944) è stato un affermato civilista della Bologna
dei primi decenni del Novecento e un appassionato studioso di storia
locale, in particolare dellAppennino bolognese. Nato a Scola
di Vimignano, frazione dellodierna Grizzana Morandi, era figlio
di un oste. Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Galvani
di Bologna, ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza dellAteneo
bolognese, laureandosi nel 1897 con una tesi sulla storia «degli
antichi Comuni rurali e in ispecie di quelli dell'"Appennino
bolognese". È stato socio della Deputazione di Storia
Patria per le Province di Romagna e della Società Agraria
di Bologna, poi trasformatasi in Accademia di Agricoltura, ed inoltre
vicepresidente della sede emiliana dellassociazione Pro montibus
ed silvis. È stato eletto consigliere comunale a Bologna
nel 1920, trovandosi a vivere in prima persona i momenti drammatici
delleccidio di Palazzo dAccursio. Con lavvento
del Fascismo ha preferito ritirarsi dalla vita politica cittadina
e dedicarsi alle ricerche storiche. Ha pubblicato articoli di storia
locale su "Il Resto del Carlino". Ha scritto circa una
sessantina tra libri ed articoli, soprattutto sulla storia e le
tradizioni dei comuni dellAppennino bolognese, pubblicando
nel 1929 la sua opera maggiore: La montagna bolognese del Medio
Evo.
Ha continuato i propri studi storici di ambito locale fino agli
ultimi anni di vita, ritirandosi a vivere presso Riola di Vergato.
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