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5 - Fondo Gaetano Bussolari |
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Pervenuto
in biblioteca nel 1948, secondo le disposizioni testamentarie rese
esecutive dalla vedova Pia Serra. Catalogato tra il luglio 2001
e lottobre 2002.
Costituito da 3.401 volumi ed opuscoli di argomento prevalentemente
storico-letterario, di cui 603 libri antichi (un incunabolo, 135
cinquecentine, 86 seicentine, 224 settecentine e 157 volumi dei
primi tre decenni dellOttocento).
Oltre al fondo librario, sono pervenuti in Archiginnasio 114 cartoni
e tre volumi di documenti manoscritti databili tra il XIII secolo
e il 1945, che costituiscono il fondo speciale archivistico.
La parte più consistente del fondo archivistico è
relativa ad appunti ed elaborati del Bussolari stesso, che, insieme
ai documenti originali sulla storia di San Giovanni in Persiceto
da lui raccolti, testimoniano la sua attività di studioso
di storia locale.
Gaetano Bussolari,
detto Maronino, nacque a San Giovanni in Persiceto il 19 settembre
1883. Lasciato il Collegio dei Salesiani di Faenza nel 1895, continuò
gli studi da autodidatta e si dedicò con passione alle ricerche
storiche di interesse locale. Il suo proposito era quello di redigere
repertori di supporto allo studio della storia di San Giovanni in
Persiceto e della locale Partecipanza, di cui egli stesso faceva
parte. Aveva in mente di pubblicare unEnciclopedia persicetana,
degli Annali persicetani, e uno Stradario, ma nessuna
di queste opere verrà mai realizzata e ne resta memoria unicamente
nei suoi scritti conservati nel fondo speciale. Dopo uniniziale
adesione al movimento fascista, se ne distaccò precocemente
(nel 1923 restituì la tessera del Partito Nazionale Fascista),
maturando una posizione di netta opposizione. Nella commossa memoria
a lui dedicata dal sacerdote Manete Tomesani vengono ricordate le
intimidazioni e le violenze subite a causa di questa sua coraggiosa
e aperta presa di posizione.
Arrestato più volte, venne condannato a due anni di confino
e poté tornare a casa solo grazie allinteressamento
dellamico Tomesani. Il 30 agosto 1944, dopo luccisione
di Elio Zambonelli, Bussolari e Tomesani vennero arrestati dalla
Guardia Nazionale Repubblicana. Bussolari venne consegnato al comando
tedesco e la notte stessa, con laccusa di aver partecipato
ai gruppi partigiani, venne fucilato nel poligono di tiro di Bologna
insieme ad altri undici antifascisti.
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