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1° luglio 1909. Albano Sorbelli e l'inaugurazione della
Biblioteca Popolare
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Lapertura serale dellArchiginnasio (portata dalle 19
alle 22 a partire dal 1° dicembre 1904, anziché dalle
20 alle 23), non portò i risultati sperati. Secondo il giudizio
di Albano Sorbelli, che ne era divenuto direttore in ottobre,
«gli operai non vennero che in piccolo
numero: forse la maestosa ricchezza del luogo poteva parere ...
un contrasto, forse il materiale librario non poteva adattarsi
alle richieste troppo diverse da quelle per le quali la nostra
Biblioteca è istituita».
Sorbelli progettò quindi una nuova biblioteca adatta a un
pubblico più ampio, una biblioteca popolare,
sul modello di quelle sorte in Italia subito dopo lUnità
per iniziativa di privati che, con spirito paternalistico e filantropico,
si prefiggevano lo scopo di acculturare le masse.
La Biblioteca Popolare del Comune di Bologna, inaugurata il 1°
luglio 1909 nella sede della prima biblioteca pubblica bolognese,
la settecentesca aula di Santa Lucia in via Castiglione 40, fu pensata
come strumento per unideale continuazione delleducazione
scolastica.
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Albano Sorbelli, direttore della Biblioteca dell'Archiginnasio
dal 1904 al 1943, in una foto degli anni giovanili (1904 ca.)
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«a Bologna era sentito
vivamente il bisogno di un istituto che, come la Biblioteca Popolare,
cercasse di elevare la cultura del popolo e fosse come il complemento
della scuola elementare»,
nel tracciare il bilancio del primo semestre di attività,
Sorbelli mise in evidenza il fatto che la nuova Biblioteca aveva
avuto oltre 24.500 lettori. Orgogliosamente scrisse che
tale cifra:
«per quanto a noi consta,
non fu superata da nessunaltra biblioteca dItalia.
Ma il segreto per attrarre lettori consiste nella buona scelta
dei libri e nella qualità dei medesimi; libri tutti moderni,
pratici, facili, divertenti, che sanno meravigliosamente unire
la cultura al diletto. I lettori, attratti prima dalle novelle
e dai romanzi scelti con cura, a poco a poco si son dati a chiedere
altri libri, di storia, di geografia, di arte e soprattutto di
scienze applicate».
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Descrizione della festa popolare della
porchetta fatta in Bologna il giorno 24 agosto del corrente anno 1727...
L'opuscolo, descritto nel catalogo a stampa della Popolare insieme
ad altre opere della sezione di Storia e cultura bolognese, è
un esempio di quelle edizioni, anche antiche, dell'Archiginnasio,
scelte da Sorbelli per la nuova Biblioteca. |
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I primi libri dati in consultazione
Nella riproduzione della prima pagina del registro compare la descrizione
del primo libro dato in consultazione: il lettore Luigi Torre richiese
la Relazione scientifica su un viaggio compiuto in America settentrionale
da Giovanni Capellini, professore di Geologia dell'Università
di Bologna.
Verne è l'autore del secondo volume richiesto; i suoi romanzi
di avventura erano molto apprezzati dal pubblico della Popolare, così
come quelli di Salgari, indicati diverse volte nella stessa pagina. |
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Il Catalogo dei libri della Biblioteca Popolare del Comune
di Bologna
Nell'introduzione Sorbelli spiega come il catalogo sistematico
a schede con la descrizione di tutte le opere possedute dalla
Popolare suddivise in 33 classi
"incontrò il massimo favore
del pubblico... tanto che, pel fervore della consultazione,
si è ormai reso inservibile. Per maggior comodo dei
lettori ora si stampa questo, ridotto in alcuni lati, coordinato
in altri, e si dà a tutti i lettori nostri a un minimo
prezzo".
In quarta di copertina compare, infatti, l'indicazione "Prezzo
del catalogo Lire Una. Per i lettori della Biblioteca Popolare,
Venti Centesimi".
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La foto sulla copertina del Regolamento - approvato
dalla Giunta Municipale l'11 gennaio 1910 - documenta l'arredo
della sala di lettura della nuova Biblioteca Popolare, che
era stata collocata nell'aula dell'antica biblioteca gesuitica
poi barnabitica di Santa Lucia, ora sede della biblioteca
del Liceo Ginnasio statale "Luigi Galvani".
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Disputa tra le biblioteche circolanti e la Biblioteca popolare
All'inizio del 1910, i titolari delle Biblioteche circolanti private
Martelli e Brugnoli presentarono al Comune, tramite la Camera di
Commercio, una protesta poiché
"i vari gabinetti di lettura a pagamento
hanno veduto diminuire in modo sensibilissimo i propri abbonati
[che] si sono riversati nella biblioteca gratuita".
Erano quindi contestate la gratuità e la liberalità
del servizio di prestito della Biblioteca Popolare. Sorbelli replicò
con fermezza alla richiesta dei commercianti di limitare
"il corredo della nuova biblioteca ai
soli libri istruttivi, escludendo assolutamente quelli che non
sono tali e che avendo per fine il diletto e non l'istruzione
non giustificano la gratuità dalla quale consegue un onere
pel Municipio e un danno per una rispettabile classe di commercianti"
sostenendo che scopo della nuova Biblioteca comunale era l'educazione
alla lettura, raggiunta anche attraverso
"quella letteratura che parla al cuore
parimenti che all'anima: il racconto, la novella, il romanzo,
la poesia, il teatro".
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I primi due volumi appartengono alla Biblioteca
circolante della Libreria Ernesto Martelli (via Farini n. 25
C - 27 A, Bologna), il terzo alla Libreria circolante Brugnoli
di Augusto Rossi (via de' Toschi n. 2, Bologna). Ad essi si
affianca un romanzo della scrittrice milanese Anna Zuccari,
che si firmava con lo pseudonimo Neera e che compare, insieme
a Dumas, Hugo, Zola, Ojetti, Oriani, Serao, fra gli autori individuati
dai titolari delle librerie circolanti bolognesi nell'elenco
dei romanzi "che non abbiano carattere classico" ma,
nonostante ciò, messi "in distribuzione a domicilio"
dalla Biblioteca Popolare del Comune. |
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Giosue Carducci,
Nuove odi barbare
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Giovanni Berchet,
Ballate e romanze |
Rabindranath Tagore,
Gitanjali. Offerta di canti |
Neera,
La villa incantata |
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