Presentazione
I "figurini di Francia"
Parigi detta moda
La moda e l'educazione
Regine e aristocratiche, modello per le borghesi
Moda e/è arte nelle riviste francesi
Un arbiter elegantiarum
Donne e ironia in riviste umoristiche
La figura femminile nelle riviste italiane di letteratura e d’arte
 
Le riviste
Gli illustratori
L'illustrazione
Abbigliamento femminile fra Otto e Novecento
Bibliografia
Documenti
 

2. Parigi detta moda

 

LA MODE ILLUSTRÉE. Journal de la famille.
Contenant les dessins de mode les plus élégants, et des modèles de travaux d'aiguille, etc. Beaux-arts - nouvelles - chroniques - littérature, etc.
Paris, à la librairie de Firmin-Didot et C. 56 rue Jacob, 1891
Il volume raccoglie tutti i fascicoli del 32° anno della pubblicazione, tranne il fasc. n. 51
Ex libris di Cornelia Pozzelis. Acquisto: Libreria Docet, 1999 - Collocazione: 32.I. 23/1891

Il periodico, che uscì dal 1860 fin quasi alla metà del Novecento, si proponeva "di insegnare attraverso le illustrazioni e le descrizioni alle madri e alle figlie a realizzare da sé stesse con precisione tutti gli oggetti utili per la gestione della propria persona e della famiglia". Il periodico offriva quindi molti consigli pratici alle lettrici per l'arredamento, o per la confezione di pizzi e ricami destinati alla biancheria o all'abbellimento di abiti e di particolari suppellettili casalinghe. Ma era anche aggiornato sulla cronaca mondana, dava suggerimenti sul bon ton e conteneva racconti e novelle. Usciva settimanalmente alla domenica, perché le signore lo comprassero uscendo da messa.
"La Mode Illustrée" si rivolgeva a un pubblico molto vasto, e anche gli abiti proposti erano pensati per il pubblico della piccola e media borghesia con i suoi valori di moderazione, costumatezza e dignità scevra dalle stravaganze o dagli eccessi dei grandi sarti parigini che vestivano in modo più estroso l'élite internazionale.
Ogni numero della rivista si componeva di 8 pagine e terminava con una tavola litografica a colori, stampata su cartoncino, con allegato il rispettivo cartamodello. La numerazione delle pagine nei diversi numeri della rivista era progressivo, con lo scopo di facilitarne la conservazione e la rilegatura in volume per annata.


Biblioteca comunale dell'Archiginnasio
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