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"Vita
nova, pubblicazione quindicinale illustrata dell'Università
fascista di Bologna"
Bologna, Casa del Fascio, 1925-1933A. III, n. 1, (gennaio
1927) (BCABo, Saitta B.402)
Il quindicinale, fondato da Leandro
Arpinati e diretto da Giuseppe Saitta, aveva un ambizioso
programma di rinascita culturale dell'Italia fascista ma non
riuscì a sopravvivere quando l'Arpinati cadde in disgrazia.
La rivista, estremamente battagliera, ebbe una notevole influenza
e contribuì a creare quella 'sinistra' gentiliana accusata
di crocianesimo. Il periodico venne pubblicato dal 15 marzo
1925 all'11 novembre 1933.
Nell'articolo Leandro Arpinati e il Fascismo bolognese,
Giuseppe Saitta aderisce con convinzione
al progetto culturale portato avanti dall'Arpinati:
"l'originalità di questo nostro fascismo, che
finora s'è concretato nella fondazione della più
bella Casa del Fascio che possieda l'Italia, del Littoriale,
dell'Università fascista, e di questa nostra rivista
".
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