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Al ben
auspicato connubio della nobil donzella contessa Lina Bianconcini
col nobil giovine dottor Francesco Cavazza la famiglia Rabbi
plaudendo questi sonetti in attestato di sincero omaggio alla
coppia eletta consacra
Bologna, Società tipografica
Azzoguidi, 1885
(BCABo, 17. Nozze Cavazza-Bianconcini, 3)
Pubblicazione per nozze offerta agli
sposi dalla famiglia Rabbi il 16 aprile 1885.
Francesco Cavazza (1860-1942) fu uno degli uomini più
rappresentativi della vita politica e culturale bolognese
del suo tempo. Studioso della storia e del patrimonio artistico
locale, promotore di iniziative benefiche, fondò l'Istituto
dei ciechi a lui intitolato. Il nome della contessa Lina Bianconcini
Cavazza si lega soprattutto all'Aemilia Ars, società
fondata nel 1898 da Alfonso Rubbiani, finalizzata alla promozione
della ricerca stilistica applicata alla produzione artigiana
e industriale locale, soprattutto di ricami e merletti.
Antonio Rabbi, padre di Luigi, fu il precettore del Cavazza,
che lo ricordò con le parole di affetto e stima ancora
leggibili sulla tomba della famiglia Rabbi: "All'antico
precettore Dott. Antonio Rabbi, insigne di virtù, di
pietà, di coltura, con animo affettuoso riconoscente
il conte Francesco Cavazza questa memoria pose".
Traccia di questa antica conoscenza sono poi due dediche autografe
di Cavazza sui libri del fondo: "All'ottimo amico signor
Dott. Antonio Rabbi. Francesco Cavazza" (BCABo, Rabbi
H.145); a Luigi Rabbi risulta dedicato, nel 1917, un esemplare
de Le scuole dell'antico Studio bolognese, dello stesso
Cavazza, edito da Hoepli nel 1896 (BCABo, Rabbi F.181).
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