L'anniversario della nascita di Giulio Einaudi
rappresenta l'occasione per ricordare uno dei più importanti
editori italiani del Novecento, non semplicemente attraverso
la sua biografia, ma attraverso i suoi libri, l'eredità
più grande che ci ha lasciato.
Giulio Einaudi in una foto degli anni
Cinquanta
La mostra, organizzata dalla Biblioteca Comunale
dell 'Archiginnasio e dalla Biblioteca della Fondazione Gramsci
Emilia-Romagna, intende ripercorrere la prima produzione einaudiana,
dalla fondazione della casa editrice nel 1933 fino agli anni
Settanta, con particolare attenzione alla saggistica economico-politica
e d'attualità. La scelta è stata motivata dalla
tipologia delle raccolte documentarie presenti nei due istituti:
la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, quando Giulio Einaudi
esordì sul mercato editoriale agli inizi degli anni
Trenta, poteva vantare già un secolo di storia e nelle
sue attuali raccolte è presente la gran parte delle
edizioni Einaudi dei primi anni; d'altra parte, i fondi archivistici
e librari conservati presso la Biblioteca della Fondazione
Gramsci Emilia-Romagna sono specialmente votati alla raccolta
di pubblicazioni legate alle vicende storiche, politiche ed
economiche italiane.
Il percorso della mostra si divide idealmente
in due sezioni. La prima parte del percorso, che comprende
quattro bacheche , è stata dedicata ad illustrare la
produzione libraria della casa editrice: vengono quindi presentate
al pubblico le riviste e i volumi pubblicati da Giulio Einaudi
negli anni Trenta, subito dopo la fondazione della casa editrice.
L'attenzione successivamente si focalizza sulle prime collane
di taglio politico e civile, che connotarono l'editoria einaudiana
durante gli anni Quaranta. Il percorso si sofferma poi su
alcune importanti iniziative del secondo dopoguerra: la pubblicazione
dei dodici volumi delle Opere di Antonio Gramsci, avviata
nel 1947, e la valorizzazione della storiografia italiana
contemporanea, attraverso il percorso dello storico Paolo
Spriano, dalla cura delle opere di Gobetti alla pubblicazione
della Storia del partito comunista italiano, iniziata nel
1967.
La storia di un editore, tuttavia, non è fatta solo
dei libri effettivamente pubblicati e giunti nelle mani dei
lettori, ma anche di quelli progettati e non portati a compimento:
è questo il caso degli Scritti e discorsi di Tito,
che avrebbero dovuto essere tradotti da Valdo Magnani nel
1945, ma che non furono mai stampati; una vicenda che riemerge,
quindi, solo recuperando preziosi documenti d'archivio.
La
seconda parte della mostra è invece dedicata alle forme
di comunicazione utilizzate dalla casa editrice come strumento
privilegiato per attrarre e conservare l'attenzione del
pubblico dei lettori. Data l'importanza attribuita da Giulio
Einaudi alla veste grafica dei suoi libri, si è tentato
di illustrare alcuni aspetti di rilievo della presentazione
materiale dei volumi, come il logo dello struzzo o l'impiego
di caratteri da stampa appositamente commissionati alla ditta
bolognese di Francesco Simoncini.
I veicoli principali della comunicazione erano tuttavia i
cataloghi editoriali, che oltre ad informare il pubblico,
costituivano per l'editore l'occasione per riflettere sul
proprio operato. Più agili e pratiche, le pubblicazioni
periodiche consentivano invece di coltivare il rapporto col
lettore con continuità e di aggiornarlo in tempi veloci
sulle novità che comparivano in libreria.
All'interno di questo progetto di formazione costante del
pubblico dei lettori, non possono essere dimenticate l'ideazione
e la costruzione della Biblioteca Civica Luigi Einaudi
a Dogliani, nel 1963, per lungo tempo esempio di modernità
biblioteconomica. Giulio Einaudi seguì personalmente
la progettazione e la realizzazione della biblioteca, ritenendo
la lettura un servizio pubblico, da incentivare sia vendendo
libri sia creando spazi aperti alla comunità e destinati
alla loro diffusione.
Infine, si sono voluti ricordare le precedenti iniziative
legate alla persona di Giulio Einaudi che hanno avuto luogo
a Bologna, come La Settimana del libro Einaudi del
1954 , i Sabati dell'Archiginnasio del 1965 e
la Festa dell'Unità del 1984.
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