Otto Von Gierke, Giovanni Althusius
e lo sviluppo storico delle teorie politiche giusnaturalistiche.
Contributo alla storia della sistematica del diritto,
a cura di Antonio Giolitti
Torino, Einaudi, 1943
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, B.353
Julius Binder, La fondazione della
filosofia del diritto, traduzione di Antonio Giolitti
Torino, Einaudi, 1945
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Palmaverde Miscellanea
1110
I due volumi esposti sono i soli pubblicati
nella Biblioteca di cultura giuridica. Nata
dal recupero di una proposta di Giaime Pintor, fu fortemente
voluta da Norberto Bobbio, uno dei primi collaboratori
di Giulio Einaudi e a quel tempo docente di filosofia
del diritto allateneo di Padova. Le due opere
erano già state approntate nel 1942 per la Biblioteca
di cultura filosofica, ma si era sentita la necessità
di differenziare questi testi, che avrebbero dovuto
dare origine a una collezione autonoma di classici del
diritto. Nel dopoguerra, nonostante lopposizione
di Bobbio, che riteneva estremamente utile per la società
italiana, in un momento di rinnovamento delle istituzioni,
contribuire alla creazione di una cultura giuridica
diffusa, la collana venne trasformata in Biblioteca
di cultura politica e giuridica, allargandone
gli obiettivi ma al tempo stesso facendole perdere la
sua identità. Rimase viva fino al 1953, con scritti
di Sidney e Beatrice Webb, Karl Marx, Hans Kelsen, Armando
Saitta, Rudolf Schlesinger, Anatolij V. Venediktov.
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Paolo Treves, Quello che ci ha fatto
Mussolini
Roma, Einaudi, 1945
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, A.296
Sumner Welles, Ore decisive, traduzione
di Elena Craveri Croce
Roma, Einaudi, 1945
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, B.255
Elsa De Giorgi, I coetanei,
con una lettera di Gaetano Salvemini
Torino, Einaudi, 1955
Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, 3.K.VIbis.12
La collana Testimonianze
intendeva «raccogliere le testimonianze di personalità
varie per cultura, interesse e nazionalità che
abbiano vissuto direttamente la tragica crisi che ha
sconvolto il mondo contemporaneo», come recitava
il Programma editoriale della Casa Editrice Einaudi
stilato nella sede romana nei primi mesi del 1945. Alcuni
dei volumi furono suggeriti da Mario Einaudi.
Il libro di Treves, il primo della serie, era stato
pubblicato in edizione inglese nel 1940, mentre lautore
era internato con altri italiani in un campo britannico.
La volontà di riproporlo al pubblico italiano
nasceva dalla constatazione che «Vi è adesso
troppa fretta di dimenticare il passato, di sottrarsi
ai ricordi del fascismo e anche a quelli dellantifascismo
come se di questi ricordi si avesse paura».
Ore decisive, il libro di memorie dellex sottosegretario
di Stato di Roosevelt, fu tradotto dalla figlia di Benedetto
Croce, amica di Leone Ginzburg.
I coetanei fu invece uno degli ultimi numeri della
collana, che si chiuse nel 1956. Era dedicato a Carlo
Levi, lo scrittore di Cristo si è fermato
ad Eboli, uscito proprio presso Einaudi nel 1945,
e in copertina riportava un suo disegno.
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Francis Franklin, Come lAmerica
diventò nazione, a cura di Giorgio Monicelli
Milano, Einaudi, 1946
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, N.780
Pierre Hervé, La liberazione
tradita, traduzione di Franco Calamandrei
Milano, Einaudi, 1946
Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, 6. Sc.
soc. Miscellanea I, 21
Vladimir Vladimirovic Majakovskij,
Vladimir Ilic Lenin. Poema, a cura di Pietro Zvete
Milano, Einaudi, 1946
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, N.782
Ernest Hemingway, La quinta colonna,
traduzione di Giuseppe Trevisani
Milano, Einaudi, 1946
Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, 9. L. ingl.
Traduzioni II, 1
Hewlett Johnson, Un sesto del mondo
è socialista, a cura di Aldo Tagliacozzo
Milano, Einaudi, 1946
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, B.1056
Jack Hardy, La prima rivoluzione americana,
traduzione di Luigi Redaelli
Milano, Einaudi, 1946
Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, 5.m*.IX.32
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Nella collezione Politecnico Biblioteca
furono pubblicati 11 titoli, apparsi tra il 1946 e il
1949. Lideazione della collana va ricondotta alla
figura di Elio Vittorini, cardine della redazione milanese
e redattore responsabile de «Il Politecnico»,
rivista a carattere politico-culturale dal taglio fortemente
innovativo e talvolta polemico.
La grafica della collana fu curata da Max Huber, che
collaborò con Albe Steiner anche per quella del
periodico. La sovraccoperta illustrata con pochi colori,
di forte impatto visivo, e la copertina essenziale,
bianca con i testi in rosso, richiamavano lo stile grafico
della rivista, basato sull'uso di tre colori, bianco,
rosso e nero.
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Puritanesimo
e libertà. Dibattiti e libelli. Studio introduttivo,
versione e note di Vittorio Gabrieli
Torino, Einaudi, 1956
Biblioteca Comunale dellArchiginnasio, 6.L*.III.60
Lopera era stata proposta nel 1950 da Delio Cantimori,
che aveva iniziato a collaborare alla casa editrice allinizio
degli anni Quaranta. Fu il solo volume pubblicato della collana
Scrittori di politica, che nel progetto di Franco
Venturi e di Norberto Bobbio avrebbe dovuto offrire «testi
spiccatamente politici, che abbiano esercitato sulla loro epoca
una reale influenza». Tra le molte opere, erano previste
raccolte di testi eretici del Cinquecento, John Milton, Pietro
Verri, lAbbé Sieyès, François Quesnay
e altri fisiocratici, Karl Marx, Sismonde de Sismondi, Pierre-Joseph
Proudhon, Jean Jaurès.
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