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8. I
SIMBOLI RIVOLUZIONARI NELL'INTERPRETAZIONE DI FRANCESCO ROSASPINA |
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Francesco
Rosaspina
Libertà Eguaglianza / In Nome della Repubblica Cisalpina Una
ed Indivisibile
Acquaforte, fine sec. XVIII [secondo il calendario rivoluzionario
l’anno VII della Repubblica andò dal 22 settembre 1798 al 22 settembre
1799] (BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, cartella O, n.
306)
Allegoria del buon governo che mostra una figura femminile (la Repubblica?),
semidistesa con libro, lampada e pellicano, ai piedi di una divinità
con caduceo e cornucopia. Il tutto entro un ovale sorretto e circondato
da un fascio consolare, rotoli delle leggi e corone d’alloro e di
quercia. Secondo la II costituzione della Repubblica Cisalpina dell’anno
1798, art. 43: «Il potere legislativo è esercitato da due consigli
distinti ed indipendenti l’uno dall’altro, e aventi un abito particolare.
Questi due consigli sono l’uno de’ juniori, e l’altro degli anziani».
Il Consiglio degli Juniori (così detto perché i suoi consiglieri
dovevano aver compiuto 25 anni, a fronte degli Anziani, che dovevano
avere più di 40 anni) era eletto a suffragio universale in ragione
di 80 membri. Milano era la capitale della Cisalpina e sede delle
assemblee legislative.
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