Francesco Arcangeli (1915 - 1974)
Studioso di arte contemporanea e appassionato esperto di arte
bolognese, Arcangeli successe a Roberto Longhi sulla cattedra di
Storia dell'arte all'Università di Bologna. Fu direttore
della Galleria di Arte Moderna di Bologna, per la quale curò
importanti acquisizioni. Organizzò mostre di altissimo valore
culturale, alcune delle quali costituiscono tutt'ora un ineludibile
punto di riferimento per gli studiosi; ricordiamo almeno l'esposizione
sui Carracci (1956) e quella sul Seicento emiliano (1959).
Il mio primo ricordo di Schiavio è di qualità sonora:
si lega al colpo rotondo, echeggiante del pallone calciato da Angiolino
dentro la rete del Genova sul finire di una memorabile partita.
Avevo appena nove anni, e mio zio mi aveva fatto scendere dalla
tribunetta di legno, sussultante agli urli della folla, improvvisata
a uno degli estremi del vecchio campo dello Sterlino. Era finale
di campionato, Bologna- Genova 1924: il Bologna perdeva, aveva due
gol sulle spalle e la gente se ne stava quieta, rassegnata a qualche
commento brontolato amaramente, in fretta. Lo zio mi aveva fatto
scendere, perché ormai non cera più nulla da
fare per il Bologna e nulla da vedere per noi. Ma dimprovviso
scoppiò quel colpo sonante... (continua
a leggere...)
Roberto Roversi (1923)
Intellettuale attivo su numerosi fronti, che spaziano dalla
fondazione di riviste culturali centrali nel dibattito novecentesco
(come "Officina" e "Rendiconti") alla stesura
di testi per canzoni (si ricordino almeno Nuvolari, per Lucio Dalla,
e Chiedi chi erano i Beatles per gli Stadio), è noto al pubblico
bolognese soprattutto per la gestione della libreria Palmaverde,
chiusa nel 2006 dopo attività cinquantennale. È autore
di poesie, testi teatrali e romanzi.
ROBERTO
ROVERSI, La partita di calcio, Napoli, Pironti, 2001
Giorgio Vecchietti (1907 - 1975)
Collaborò al quotidiano "Il Resto del Carlino"
sin dal 1929, quindi diresse "L'Orto" e, a Roma, la rivista
di lettere e arti "Primato". Dopo la guerra fu redattore
e inviato della "Stampa", di "Oggi", di "Epoca".
Dal 1961 lavorò per la RAI, prima come inviato speciale,
quindi come direttore di Tribuna politica, del telegiornale e della
rubrica Tv7. Fu anche autore di antologie letterarie destinate alle
scuole medie.
Lo
sport fascista, agosto 1939, pp. 53 e 55
Cesare Pezzoli (1904 - 1967)
Autore di celebrati testi dialettali per il teatro, come le
commedie Lavurèr l'é fadîga, Azidänt a
la misêria! e l'atto unico Quand dscårr al côr,
lavorò anche per la RAI di Bologna, per la quale curò
la trasmissione Ehi, ch'al scûsa! negli anni '50. Scrive Arrigo
Lucchini che, chi conobbe personalmente Pezzoli, faticava non poco
a riconoscere in lui l'autore della zirudella Al fatâz di
Zardén Margarétta, la quale - pubblicata in forma
anonima in ragione dell'oscenità del contenuto - godette
a lungo di un'ampia, clandestina popolarità.
Il
Littoriale, 11 luglio 1929, p. 3
Carlo Zangarini (1874 - 1943)
Poeta e librettista, insegnò letteratura poetica e drammatica
al liceo musicale di Bologna. Fu attivo anche sul versante della
composizione dialettale. Gli si devono numerosi libretti d'opera,
fra i quali ricordiamo almeno Le astuzie di Bertoldo, Jaufré
Ridel e La fanciulla del West, musicata da Puccini, che
glie ne avrebbe commissionato la stesura in virtù della buona
conoscenza della lingua inglese (la madre di Zangarini era americana).
Il
Comune di Bologna, luglio 1934, pp. 106-107
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