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FELICE
GIANI
Allegoria di casa Borghese per biglietto da visita
Disegno a penna e inchiostro nero acquerellato, su carta avorio
(BCABo,GDS, Raccolta disegni autori vari, cartella 14, n. 84)
L'esemplare, per le sue dimensioni ridotte e per la specifica ornamentazione
allegorica celebrativa della famiglia romana, si può ritenere un
disegno preparatorio per decorare un frontespizio o una carta intestata.
Lo schizzo condotto con molta speditezza con una linea grafica rapida
e nervosa, tipica del Giani, è reso mosso e vibrante dai tocchi
chiaroscurati dell'acquerello, che creano effetti di rilievo tridimensionale.
L'artista rappresenta l'emblema della casa Borghese (l'aquila e
il drago) e altri simboli alludenti alla prosperità (la cornucopia)
e alle arti (la tavolozza, gli strumenti musicali, un busto, il
mappamondo), e realizza una composizione conforme a una tipologia
piuttosto diffusa per questo genere di opere destinate ad ornare
i biglietti da visita e le carte da lettera. Felice Giani, com'è
noto, ebbe rapporti con la famosa famiglia romana per un'importante
commissione a Villa Borghese, tra il 1782 e il 1785, dove, sotto
la guida di Mario Asprucci, si impegnò nella decorazione della dodicesima
e della tredicesima sala del piano superiore. In particolare un
clipeo con l'allegoria della Fama, fiancheggiato da due putti e
dall'aquila Borghese, dipinto nella volta della XIII sala, ha molte
analogie con il soggetto di questo foglio.
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