1. PELAGIO PALAGI

PELAGIO PALAGI attr.
Biglietto da visita del senatore conte Carlo Filippo Aldrovandi Marescotti

Incisione all'acquaforte, fine sec. XVIII
(BCABo, GDS, Raccolta stampe per soggetto, cartella O, n. 23)

L'Aldrovandi Marescotti (Bologna, 1763-1823) ricoprì diverse cariche pubbliche nel periodo napoleonico, e dal 1807 al 1823 divenne presidente dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Fu grande collezionista d'arte e mecenate del pittore Pelagio Palagi.
Era questo il periodo in cui Palagi, soggetto all'influenza plasmatrice del conte Aldrovandi, fervido seguace della rivoluzione, oltre che protettore delle arti, ne condivideva anche gli ideali libertari.
Il biglietto, di cui la raccolta archiginnasiale conta diverse copie, probabilmente è quello ripetutamente citato nella corrispondenza fra i due: come si legge in una lettera inviata dal patrono al giovane artista nel 1791 da Ischia, esso fu ritenuto "inciso alla maniera del Callot" e venne ripetutamente corretto, dal momento che il Palagi cercava di seguire il suggerimento dell'Aldrovandi "di essere sempre sommamente guardingo nel porre fuori cose in stampa, perché vanno da per tutto e se non sono estremamente graziose ed esatte, si va a pericolo, che le persone incomincino a formare sinistro concetto, e i primi sentimenti, che si eccitano nell'altrui animo, conviene che sian sempre favorevoli, essendo quelli che rimangono per sempre".
Si trattava di un divertissement erudito per il conte, che avrà suggerito all'attento e diligente allievo l'uso degli elementi simbolici più consoni a rappresentarlo (una lira, due maschere teatrali, una tavolozza e un fascio consolare) alludendo alle sue inclinazioni artistiche e alla sua passione politica.


© 2009 Biblioteca dell'Archiginnasio. Data di creazione: maggio 2009
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