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Colore del Tempo», n. 1, 6 maggio
1876
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA Biblioteca d'Arte
e di Storia di San Giorgio in Poggiale PER.58
Si tratta di un periodico di orientamento internazionalista
rivoluzionario, che non ebbe vita lunga. Benché poco
si sappia intorno alla composizione della redazione (tutti
gli articoli sono firmati da pseudonimi), Pascoli vi dovette
certamente rivestire un ruolo importante, dal momento che
il suo testo figura in apertura, a guisa di manifesto programmatico.
Lo scioglimento dello pseudonimo dantesco, registrato a matita
in calce, è di mano anonima.GN
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Giovanni Pascoli, Ciclo lirico
Archivio Museo di Casa Pascoli - Castelvecchio Pascoli
Cassetta 21 bis, plico 2, c. 103
Si tratta di undici testi autografi numerati
in cifre romane in sequenza spiraliforme e corredati da una
sorta di epitaffio latino (Vita brevis, mors certa).
Giovanni
Pascoli, Ciclo lirico
IV
Nelle selvette cedue
Danzan le lepri, io penso
Bianchi alcioni nuotino
Nel plenilunio immenso.
Nellalto plenilunio
Io perdermi vorrei.
E tra le bianche nuvole
Solo pensar di lei.
Là tra i silenzi il tenue
Fiotto del sangue udrò:
Contar del cuore i palpiti
Ad uno, ad uno io vuò:
Chissà qual strana musica
Dentro il mio cuore, o Iole.
Il nome tuo dellopera
È musica e parole.
VI
Qual serenata zunnene zunnene
De violini pe cupi portici!
Mi sembra che passi il corteo
DEvio il biondo, fiammante ululante.
Saltan le poppe rosee da candidi
Veli, ed i fianchi nudi lampeggiano,
E i neri capelli alle tede
Par savventino come serpenti.
Sulle pantere pezzate, e morbide
Lieo procede bianco tra i pampani,
E tuffa la man ne capelli
Doro della Minoide Arianna.
Da neri templi par che si destino
Gli sconsolati spettri de monaci,
E guardin con occhio atterrito
Le procaci fanciulle treisse.
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G. Pascoli, Rimembranze
«Nuovi Goliardi», 1877, fasc. 5-6
Casa Carducci, 5. a. V. 50
Porzione del più vasto componimento,
Il bosco, edito in Poesie varie, a cura di M.
Pascoli (Zanichelli, 1913). A fianco le strofe A Maria
dellamico Severino. Rimembranze è preceduto
dal sonetto Lo so... (poi Rio Salto) nella rivista
fiorentina fondata da Luigi Gentile, Alfredo Straccali, Severino
Ferrari, Giovanni Marradi e Guido Biagi su cui Pascoli aveva
già stampato Il maniero, nel fasc. 3 (aprile),
precedentemente apparso in «Pagine sparse», aprile
1877.SS
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Al conte Ildebrando Nardini nel giorno delle
sue nozze colla signorina Vittoria Torri coi piu sinceri auguri
dell'amicizia Raffaele Marcovigi
[poesia di Giovanni Pascoli]
Bologna, Stab. tip. succ. Monti, 1881
BCABo, 17. Nozze Nardini Torri, 1
Nel giorno delle nozze di Giuseppe Montanari con la signorina
Barberina Fabbri il cognato Antonio Belcari in segno di letizia
[poesia di Giovanni Pascoli]
Bologna, Azzoguidi, 1883
BCABo, 5. Biografie ed elogi, P9, 42
Si tratta di pubblicazioni per nozze, recanti
versi pascoliani verosimilmente composti dietro espressa commissione.GN
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«I Ciompi», n. 1, 3 settembre
1882 e n. 4, 24 settembre 1882
BCABo, SORBELLI Caps. 128 Opusc. 8 e 8 bis
Periodico toscano di ispirazione democratica,
ospitò un racconto (Un grillo... di gioventù)
di Giovanni Pascoli, che in questa sede si firmò con
lo pseudonimo Dioneo e che, molto probabilmente,
era personalmente abbonato al giornale, come dimostrerebbe
laltro numero posseduto dalla biblioteca.GN
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G. Pascoli, Nozze Ferrari- Gini
[s.n.t, ma 1886]
Casa Carducci, Busta 314.60 |
Edizione di trenta esemplari. Il 26 settembre
1886 Severino Ferrari, allora insegnante di italiano al Liceo
comunale di La Spezia, sposava Telene Ida Gini qui incontrata
e da subito amata. Nellopuscolo nuziale Pascoli raccoglie
Lultima passeggiata, poemetto di otto madrigali
(rielaborato sostanzialmente in Myricae, 1892 e 1894)
seguito dalla ballata Crepuscolo, edita, con varianti,
il 7 settembre 1890 nella «Vita nuova», quindi
in Myricae (1892), recuperata infine in Poesie varie,
a cura di Maria Pascoli (Zanichelli, 1912). Le poesie sono
precedute da una lettera dedicatoria datata «Massa Settembre
86».SS
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Severino Ferrari, Bologna, Caffè
Servi, [fine settembre 1882 a Giosue Carducci]
Lettera autografa
Casa Carducci, Epistolari, cart. XLVIII, n. 13.603
Con Pascoli e «Cavalaza» (Brilli)
intende fare un giornale, numero unico, a beneficio delle
vittime dellinondazione del Polesine (17 settembre 1882).«Per
far piacere a certi amici nostri che fanno a Prato il giornale
democratico I Ciompi. Sarebbe lei tanto gentile
da far mettere fra le nostre sonaglierie un suo rispetto improvvisato
una sera allombra di certi pioppi giovani che guardavano
la bottiglieria fuor di porta Castiglione - se non altro per
darci credito?. Il Pascoli le ha scritto di avere ottenuto
il posto liceale di Matera: di nuovo la ringrazia cordialmente».SS
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