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Giovanni Pascoli nelle memorie di
un internazionalista
«Avanti!»,
9 aprile 1912
BCABo, 19/9 G.S. A ridosso delle celebrazioni
funebri per la scomparsa del poeta, l«Avanti!»
si propone di raccontare ai lettori la dimenticata stagione
internazionalista di Pascoli. Nel primo trafiletto si legge
dellarresto e della detenzione che seguirono le grida
sediziose (nelle quali, secondo altri, Pascoli non ebbe parte
diretta); nel secondo è invece menzionato il periodo
nel quale il poeta resse la segreteria della Federazione bolognese
della Internazionale dei Lavoratori, fra il 1876 e il 1877.
Labbandono della politica attiva viene motivato con
queste parole: Le necessità stesse della vita,
i suoi doveri famigliari lo consigliarono presto a lasciare
la politica. La sua anima mite e il suo temperamento letterario
lo indussero a dedicarsi esclusivamente alla sua opera dinsegnante
e di poeta. GN
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[Giosue Carducci]
Larresto di uno studente bolognese
«La Patria», 10 settembre 1879
BCABo, G. 39
Allindomani dellarresto di Giovanni
Pascoli, alcuni quotidiani bolognesi riferiscono della dimostrazione
in favore degli internazionalisti condannati e dellintervento
della forza pubblica.
«La Patria», giornale di ispirazione politica
vicina alla Sinistra storica, è lunico a riportare
in un trafiletto interno non firmato il nome e il cognome
del poeta in forma estesa, unendovi un auspicio di pronta
liberazione.
Sulla scorta di unindicazione di Giuseppe Lipparini,
lautore del trafiletto è identificato in Giosue
Carducci. GN
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Ugo Brilli, Bologna, 30 agosto 1876
a Severino Ferrari, [Firenze]
Lettera autografa
Casa Carducci, Fondo Cillario, cart. LXXXIV, n. 10.837
Il bolognese
Ugo Brilli (1850-1925), con Ferrari, il più devoto
discepolo di Carducci: «Quasi tutte le sere sono
con il Carducci al quale ho detto tante e tante cose di Pascoli,
chEgli desidera grandemente di riaverlo questaltranno.
Ho poi parlato di te un pochino, ed Egli desidera vivamente
di rivederti, anzi domenica scorsa mi ha chiesto: Perché
non si lascia mai vedere questo Ferrari? - Pare che il Carducci
sia risoluto di scrivere questo giornale letterario (il nostro
Tre), al quale scriverebbero forse Egli, poi tu, il Pascoli
e pure io: - domenica era entrato in tanto entusiasmo che
pareva proprio deciso a cominciarne la pubblicazione allanno
nuovo [...]». SS
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G. Pascoli, Sandor Petöfi. Ballata
«Pagine sparse», Bologna, s. II, 15 ottobre 1877,
n. 6
Casa Carducci, 2. i. 34
Dedicata al poeta e patriota ungherese caduto
nel 1848.
Nella rivista del socialista Abdon Altobelli Pascoli ha già
pubblicato in aprile quattro sonetti («Sul mio seno
non getta aurei bagliori», la coppia dal titolo A
suor... e Il maniero). Seguiranno lo stesso anno
Primavera e poesia (15 novembre), poi ripreso (come
Primavera I. II) nella «Strenna Lomellina»,
1880 di Filippo Salveraglio e nella «Cronaca Bizantina»
del 16 giugno 1882; nel 1878: Ghino di Tacco. (Dalla Battaglia
di Benevento), 5 marzo, La morte del ricco, 20
marzo. SS
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La morte del ricco
«Nettuno», 17 febbraio 1878
BCABo, Fondo Fabbri, 214
Sul periodico socialista riminese «Nettuno»,
il cui direttore Domenico Francolini è legato al Pascoli
da amicizia personale, compare nel febbraio 1878 la poesia
La morte del ricco, nelle cui quartine trova espressione
un indignato spirito socialista.
Fu ristampata il mese seguente su «Pagine sparse»,
mentre non si ha certezza di una riferita apparizione anteriore,
nel 1877.
Il 22 febbraio Pascoli indirizzò una lettera allamico
Francolini, nel quale lo ringraziava non della stampa
della brutta poesia... ma delle gentili parole, con cui lhai
incappellata!. GN
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Gaetano Atti, Bologna, 22 marzo 1878
a Giosue Carducci, [Bologna]
Lettera autografa
Casa Carducci, Epistolari,cart. V, 3, 995
Grazie a una richiesta inoltrata da Carducci
a Gaetano Atti, preside del Ginnasio Comunale «Guinizelli»di
Bologna, Pascoli ha ottenuto una supplenza presso listituto
cittadino, retribuito dal marzo allagosto 1878. Atti
lamenta le continue assenze del supplente, irreperibile perfino
nellappartamento di via Pelacani (oggi Via G. Petroni)
dove risiede: «Ier laltro lo vide il Pr Brilli
cui disse di venire e non è venuto di nuovo. Non so
come fare. Ha lavori nelle mani da correggere, un mio libro
di Temi e composizioni, e non si portano». SS
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