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Pascoli studente alla Facoltà di Lettere


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Versione dall’italiano al latino di Giovanni Pascoli per il curriculum filologico nella Facoltà di Lettere e Filosofia, [s.d.].
(Archivio storico dell’Università di Bologna, Fascicoli degli studenti di Lettere e Filosofia, Giovanni Pascoli, n.501)

Gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia che sceglievano l’indirizzo in Belle lettere sostenevano gli esami scritti per i tre corsi di Letteratura: latino e italiano per l’esame di ammissione, latino italiano e greco per gli esami speciali.PD


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Richiesta autografa di esenzione dal pagamento della rata di iscrizione al corso di Filologia. 28 maggio 1881.
(Archivio storico dell’Università di Bologna, Fascicoli degli studenti di Lettere e Filosofia, Giovanni Pascoli, n.501)

La situazione d’indigenza nella quale versava la famiglia di Pascoli, già orfano di entrambi i genitori, aveva costretto il giovane a chiedere la dispensa dal pagamento delle tasse universitarie sin dall’inizio del suo corso di studi universitari.
Dai libretti di iscrizione al terzo e quarto anno risulta che egli godette dell’esenzione negli anni accademici 1880-81 e 1881-82, così come dal foglio di immatricolazione dell’anno 1873-74 risulta avesse chiesto al Comune di S. Mauro di Romagna il sussidio per gli studi.PD


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Attestazione di indigenza firmata dal Sindaco del Comune di San Mauro di Romagna. 29 novembre 1881.
(Archivio storico dell’Università di Bologna, Fascicoli degli studenti di Lettere e Filosofia, Giovanni Pascoli, n.501)

La dichiarazione sottoscritta dal Sindaco definisce Pascoli nullatenente. Nelle motivazioni l’autorità comunale accenna ai deplorevoli e gravissimi infortuni nei quali si è trovata la famiglia Pascoli, una volta benestante, ora senza beni di fortuna. Dalle parole del Sindaco emerge la condizione dei cinque fratelli, sopravvissuti di undici e orfani di entrambi i genitori: Giovanni, studente in Bologna; Raffaele, perito al Genio civile in Bologna; Giuseppe, militare in servizio; Ida e Maria di casa a Sogliano.PD


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ALKAIOS, tesi di laurea di Giovanni Pascoli. 17 giugno 1882.
(Archivio storico dell’Università di Bologna, Fascicoli degli studenti di Lettere e Filosofia, Giovanni Pascoli, n.501)

Pascoli si laureò con una dissertazione in Letteratura greca, cattedra tenuta allora dal Prof. Gaetano Pelliccioni. La sua propensione per la poesia lo indusse a presentare una tesi in otto capitoli sulla produzione di Alceo.
Se da un lato stupisce l’interesse insolito verso la lirica greca, dall’altro non meraviglia che, pur interessato alla poesia, non avesse scelto di laurearsi sotto la guida del vate Giosue Carducci, professore di Letteratura italiana in quegli anni. È probabile che già il Pascoli studente non considerasse Carducci un poeta conforme ai suoi ideali di poesia, come scriverà nel 1897 al punto XI del suo manifesto programmatico Il fanciullino: «Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di Stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del Maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri». Un “artiere”, infatti, era stato definito il poeta da Carducci nel Congedo, ultima lirica delle Rime nuove datata agosto 1873.PD


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Libretti d’iscrizione dello studente Giovanni Pascoli al terzo e al quarto anno di corso della Facoltà di Lettere. Anni accademici 1880-81 e 1881-1882.
(Archivio storico dell’Università di Bologna, Fascicoli degli studenti di Lettere e Filosofia, Giovanni Pascoli, n.501)

Ripresi a Bologna gli studi interrotti per motivi politici e giudiziari nel 1875, nonostante le difficoltà familiari attestate anche dalla dispensa dal pagamento delle tasse di iscrizione per entrambi gli anni accademici, Pascoli frequentò i corsi con successo, ottenendo in tutte le materie l’attestazione di diligenza. Tra i professori spiccano: Giovanni Battista Gandino per gli insegnamenti di Letteratura latina, Lingue comparate e Linguistica classica e neolatina e Giosue Carducci per i corsi di Letteratura italiana, Letterature neolatine e Letterature neolatine comparate.PD


Biblioteca dell'Archiginnasio
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