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G. Pascoli, Pisa, 26 giugno 1905 a Ida Ferrari, Bologna
Lettera autografa
Casa Carducci, Fondo Cillario, cart. LXXXIV, n. 11.054
Turbato dallaggravarsi della malattia di Severino «fedele
compagno di quella giovinezza così lieta e serena e
promettente», esprime il dolore suo e di Mariù
alla moglie e alla madre dellamico, Giuseppina Sarti,
chiamata «Mit» dal figlio (abbreviazione di «Mitucheîn»,
voce dialettale ignota nel bolognese forse equivalente a «tacchinella»),
rievocando lultimo fugace incontro con lamico
che si spegnerà il 24 dicembre nellospedale per
malattie nervose di Collegigliato (Pistoia), ove era stato
ricoverato nel mese di gennaio.SS
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G. Pascoli, Barga 15 ottobre
1905 a Ida Ferrari, Bologna
Lettera autografa
Casa Carducci, Fondo Cillario, cart. LXXXIV, n. 1.158 |
G. Pascoli, Castelvecchio di
Barga, 15 ottobre 1905 a [Giosue Carducci, Bologna]
Lettera autografa
Casa Carducci, Epistolari, cart. LXXXVI, 4, n. 23.981 |
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TRADUZIONE
Puntoni rettore
Bertolini preside
Pascoli presente
Noi sottoscritte e sottoscritti annunciamo a tutti gli
altri popoli della terra e del resto del cosmo (testimone
Acri) che: il Dautor Ugo Pizzoli il bianconerobarbato,
oggi 6 febbraio 1908, e la pasticceria Rovinazzi e in
seguito la fiaschetteria Morelli, in ragione di una
seconda offerta, hanno soddisfatto l'antica e sacra
Matricola secondo lotteria. Il professor Pascoli bevve
un vermouth col seltz; divine vergini e vergini fanciulli
erano presenti alla sacra bevuta.
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Celeberrima Matricula
BCABo, Collezione autografi, CXXV, 25566
Si tratta di un documento di natura goliardica, nel quale
Pascoli si definisce «paucorum doctor, omnium discipulus»
(si ringraziano per la trascrizione e la traduzione Franco
Bacchelli e Ornella Montanari).GN
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Certificato di malattia. 21 marzo 1911. (Archivio
storico dellUniversità di Bologna, Fascicoli
dei docenti, n.214)
Il documento firmato dal dott. Arturo Lamazzi, medico curante,
attesta le sempre più precarie condizioni di salute
di Pascoli, in quei giorni costretto a letto per uninfluenza.
Dopo circa una decina di giorni dallinizio della malattia
il medico dichiarava che il Professore era guarito e che poteva
riprendere le occupazioni pur «con qualche riguardo».
Sette mesi dopo Pascoli avrebbe chiesto il congedo dal servizio.PD
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Richiesta autografa di congedo. 9 novembre 1911 (Archivio
storico dellUniversità di Bologna, Fascicoli
dei docenti, n.214)
Nella lettera autografa inviata al Magnifico Rettore Leone
Pesci, Pascoli chiedeva che venisse trasmessa al Ministro
dellIstruzione la sua domanda di congedo. Cinque mesi
più tardi, il 6 aprile 1912, il poeta si sarebbe spento
a Bologna nellabitazione di Viale dellOsservanza
702. La richiesta di congedo veniva dalla casa di Castelvecchio
di Barga, in provincia di Lucca, dove Pascoli s'era sistemato
nell'estate del 1895 e che soltanto nel 1902 aveva potuto
acquistare. In essa vi si rifugiava non appena glielo permettevano
i doveri dell'insegnamento. Sempre a Castelvecchio il poeta
volle essere sepolto.PD
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Commemorazioni pascoliane
BCABo, Fondo documentario, buste 8
Il fondo contiene una serie di articoli di giornale di argomento
pascoliano, apparsi in un arco piuttosto esteso di tempo (1912-1940).
Sono qui riprodotti alcuni titoli di articoli pubblicati in
varie lingue e in vari paesi in occasione della morte del
poeta, raccolti dai servizi «Argus de la Presse»
e «Le Courier de la Presse» e donati alla biblioteca
dellArchiginnasio dalla sorella Maria Pascoli nel 1918.GN
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