Albano Sorbelli in una foto
degli anni giovanili (1904 ca.)
Albano Sorbelli (Fanano, 2 maggio 1875 - Benedello, 22 marzo
1944) fu nominato direttore dell'Archiginnasio non ancora trentenne
il 1° ottobre 1904 e rimase in carica fino al 30 aprile 1943.
Durante i quasi quarant'anni della sua direzione Sorbelli dedicò
risorse, attenzioni e cure davvero notevoli a quella che definì
"la nostra bella collezione d'incunabuli sia bolognesi che
d'altre città". In primo luogo riuscì ad incrementarla
in misura ragguardevole attraverso l'acquisto in antiquariato
di molti esemplari. Si impegnò poi a migliorarne le condizioni
conservative e di sicurezza, sia realizzando una campagna di rilegature,
che riguardò moltissimi volumi, sia progettando un nuovo
deposito di sicurezza. L'interesse del tutto particolare per gli
incunaboli si sviluppò di pari passo con il filone dei
suoi studi sulla storia della stampa, settore al quale dedicò
pubblicazioni a carattere scientifico grazie alle quali ottenne,
nel campo degli studi bibliografici, un'autorevolezza riconosciuta
a livello nazionale e internazionale.
Come era già accaduto nel periodo della direzione di Luigi
Frati, anche gli anni di Sorbelli furono caratterizzati dalla
concentrazione degli acquisti di incunaboli in corrispondenza
di importanti lavori bibliografici, in particolare il catalogo
definitivo degli esemplari di edizioni del Quattrocento posseduti
dall'Archiginnasio. Nel 1908 Sorbelli pubblicò l'Indice
degli incunabuli della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio
che elencava in maniera sintetica il posseduto a quella data.
Successivamente, a partire dal 1933 iniziò a pubblicare
'a puntate' sulla rivista della Biblioteca l'Index librorum
saeculo XV impressorum qui in Civica Bibliotheca Bononiensi Archigymnasii
adservantur che, tuttavia, si arrestò nel 1940 alla
lettera L. Questo catalogo vide un ulteriore piccolo incremento
nel 1951 (fino a parte della lettera M) ad opera di Alberto Serra
Zanetti, senza però giungere mai al compimento definitivo.
Sorbelli, a differenza di Frati, non acquistò soltanto
incunaboli bolognesi, ma anche di altre città italiane
o straniere, senza disdegnare l'acquisto di copie 'scomplete',
utili a documentare i progressi dell'arte tipografica. D'altra
parte, le risorse a disposizione delle biblioteche italiane non
potevano competere con le eccezionali disponibilità economiche
dei ricchi collezionisti, soprattutto americani, che fecero la
fortuna dei grandi antiquari. Proprio per tutelare il patrimonio
nazionale dalle vendite all'estero, Sorbelli dedicò molte
energie e profuse grande impegno - operando anche a livello politico
- affinché lo Stato promuovesse e realizzasse il censimento
nazionale degli incunaboli posseduti dalle biblioteche italiane,
così da tutelare e valorizzare efficacemente quelli che
definì "i più antichi "monumenti"
della stampa
testimoni del nostro sapere ".
Grafico degli incunaboli (in totale 449) acquistati in antiquariato
da Sorbelli fra il 1905 e il 1940. I dati sono ricavati dagli
elenchi degli acquisti inseriti nelle relazioni annuali pubblicate
nella rivista "L'Archiginnasio" |