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9. Acquisti dal libraio Saba |
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Lettera di Mario Armanni, direttore della Libreria Antiquaria
Ulrico Hoepli di Milano, a Albano Sorbelli, datata 9 gennaio 1933
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1933, tit. I, prot. 137
La lettera inizia in questo modo: Illustre prof. Sorbelli, d'incunaboli
scompleti o frammentari non ho più gran che: un fondo abbastanza
notevole cedetti un anno fa a Umberto Saba, che fa il libraio antiquario
a Trieste, com'Ella saprà (Via S. Nicolò 30).
Sorbelli non disdegnava l'acquisto di incunaboli incompleti, meno
costosi ma comunque utili per documentare lo sviluppo della tipografia.
Inoltre, l'integrazione di esemplari con parti provenienti da altri
era una pratica diffusa, come attesta la Lettera aperta ai bibliotecari,
bibliofili collezionisti e librai antiquari di tutt'il mondo,
pubblicata da Leo S. Olschki qualche anno prima nella sua rivista
"La Bibliofilia", quando fu annunciato l'inizio di una
nuova rubrica intitolata Richieste ed offerte di incunaboli imperfetti.
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Umberto Saba e Carlo Cerne all'interno della "Libreria Antica
e Moderna Umberto Saba"
Foto tratta da: Elena Bizjak Vinci, Stelio Vinci, La libreria
del poeta, Trieste, Hammerle, 2008, p. 38
Il poeta Umberto Saba, Poli all'anagrafe (Trieste, 9 marzo 1883
- Gorizia, 25 agosto 1957), acquistò la libreria Mayländer
nel 1919 e proseguì l'attività di libraio antiquario
fino alla morte. Per lo sviluppo della libreria situata a Trieste
in via San Nicolò 30, fu fondamentale il contributo di Carlo
Cerne che, assunto giovanissimo come commesso nel 1924, rilevò
l'attività nel 1958. |
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Saba, in un breve scritto del 1948 intitolato Storia di una
libreria, ha lasciato testimonianza dei suoi rapporti con due
illustri antiquari dai quali acquistava libri, e cioè Tammaro
De Marinis e Mario Armanni, direttore della Libreria Antiquaria
Hoepli di Milano. Con entrambi ebbe rapporti d'affari:
"De Marinis prima, Armanni poi, furono per molto tempo i principali
fornitori della mia piccola libreria". Ma soprattutto, il rapporto
con Armanni fu anche di amicizia, perché - come scrisse Saba
- "da lui comperai molto e per molti anni; ma egli aveva anche
un certo amore per la mia poesia, ed io credo - Dio mi perdoni -
di aver perfino un poco sfruttato questo suo amore".
(Umberto Saba, Prose, a cura di Linuccia Saba, Milano, A.
Mondadori, 1964, pp. 203-207) |
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Lettera di Umberto Saba ad Albano Sorbelli, datata 27 gennaio
1933.
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1933, tit. I, prot. 113
La lettera fa parte di un fitto scambio epistolare riguardante
il prezzo complessivo dei 16 incunaboli 'scompleti' offerti a
Sorbelli per l'Archiginnasio. Saba fu costretto a scendere da
2.280 a 1.800 lire, pur di incassare rapidamente una somma a lui
indispensabile per le scadenze di fine mese.
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Fattura della Libreria Antiquaria Umberto Saba, datata 17
gennaio 1933
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1933, tit. I, prot. 80
Si tratta del documento che accompagnò la spedizione all'Archiginnasio
di due pacchi con 16 incunaboli in visione; il primo dell'elenco
è l'Asconius.
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Scheda dattiloscritta della Libreria Umberto Saba
La scheda descrive l'Asconius acquistato da Sorbelli
che ne trattenne la scheda compilata dallo scrittore triestino,
insieme a quelle di altri incunaboli scompleti acquistati nella
stessa occasione. In particolare, l'annotazione "T. p.
del tempo" attesta che il volume al momento dell'acquisto
aveva una legatura in 'tutta pelle' del Quattrocento.
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Legatura italiana del XV secolo
La legatura dell'Asconius, in cuoio di capra bruno-rossiccio
su assi in faggio, spigoli smussati all'interno, presenta una decorazione
a secco a due cornici concentriche con barrette diritte e nodi di
cordami intrecciati, delimitate, e unite agli angoli, da fasce a
quattro filetti; al centro motivo multiplo con piastrelle romboidali
riunite a formare croci e losanghe. Quattro borchie in ottone superstiti
su entrambi i piatti, dei quali l'anteriore è spezzato, mancante
la quinta, centrale; tracce di due fermagli in pelle. Dorso a tre
cordoni decorato negli scomparti con fasce a quattro filetti intrecciate
a reticolo. All'interno dei piatti restano frammenti dei supporti
di cucitura costituiti da tre linguette in allumata solcate fissate
con chiodi metallici. Sul contropiatto anteriore vivace richiamo
all'autore e all'opera, e su quello posteriore breve testo di sei
righe vistosamente cancellato. Da due note al recto e al
verso dell'ultima carta del testo si apprende che l'incunabolo
fu in possesso di Paulus Spinetus (Paolo Spineda), trevigiano,
addottoratosi a Padova in diritto civile nel 1492, al quale appartennero
incunaboli ora alla Bodleian Library di Oxford e alla Cambridge
University Library e anche un manoscritto dell'Ambrosiana di Milano.
Su una pagina bianca è annotato il contenuto di due orazioni
ciceroniane non comprese nel testo a stampa, di Giovanni Francesco
Strazzaroli, U(triusque) I(uris) D(octor).
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QUINTUS PEDIANUS ASCONIUS, Commentarii in orationes Ciceronis
Venezia, Giovanni da Colonia e Johann Manthen, [1477]. Fol., rom.
IGI 918 ISTC ia01154000
16.h.II.40, cc. b1v-b2r con note marginali
manoscritte in inchiostro rosso e nero, da mani diverse.
Il volume fu consegnato il 25 giugno 1936 alla Legatoria e Tipografia
Lodovico Muratori di Bologna, che il 30 luglio 1936 fatturò
la rilegatura in mezza pelle per 11 lire.
In quell'anno l'Archiginnasio ottenne, per interventi di rilegatura
di materiale bibliografico raro e prezioso, un contributo statale
di 2.499 lire, tutte spese presso la Legatoria Muratori. |
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LIBRERIA ANTIQUARIA UMBERTO SABA, Catalogo 50. Incunaboli
a prezzi d'occasione; Miscellanea di libri antichi e moderni;
belle edizioni francesi moderne, [Trieste?, s.n.], febbraio
1934.
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1934, tit. I, prot. 195
Il catalogo è allegato alla minuta di lettera di Albano
Sorbelli a Umberto Saba, datata 12 febbraio 1934, con la quale
il direttore dell'Archiginnasio ordinò 13 incunaboli descritti
nel catalogo stesso. Fra questi, il volume con le Quaestiones
quodlibetales - n. 29 del catalogo - offerto al prezzo di
50 lire, perché mutilo di molti fogli.
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Lettera di Umberto Saba alla Biblioteca dell'Archiginnasio, datata
17 febbraio 1934
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1934, tit. I, prot. 422
Nella lettera Saba comunica che tutti gli incunaboli descritti nel
Catalogo 50, con decreto emanato dal Ministero dell'Educazione Nazionale,
sono stati dichiarati di importante interesse e quindi momentaneamente
esclusi dalla vendita, compresi i volumi ordinati da Sorbelli. |
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JOANNES DUNS SCOTUS, Quaestiones quodlibetales
[Padova], Alberto da Stendal,1474. Fol. rom.
IGI 3592 ISTC id00392000
16 D.II.53, c. [n2r] con data di stampa e sottoscrizione
del tipografo |
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Legatura italiana del XV secolo
La legatura delle Quaestiones quodlibetales, in bazzana nocciola
su assi in faggio a spigoli smussati su entrambi i lati, è
caratterizzata da una decorazione a fasce rettangolari unite da
diagonali, costituite da cinque filetti paralleli a secco, racchiudenti
una cornice intermedia con piccole croci di Sant'Andrea e uno specchio
centrale decorato a tre file di rombi concavi affiancati da una
fila per parte di doppi cerchietti; rombi e cerchietti sono disposti
a file e a croce anche nelle quattro specchiature trapezoidali poste
sopra e sotto la zona centrale. Croci, rombi e cerchietti recano
in parte tracce di colore e di materia ossidata. Su entrambi i piatti
resti di due fermagli, dei quali si è conservata una contrograffa
in ottone. Dorso a quattro cordoni. Controguardie pergamenacee tratte
da pagine di un manoscritto trecentesco già utilizzate come
coperta. Sul piatto posteriore titolo dell'opera, manoscritto, riportato
anche sul taglio di piede. All'interno dei piatti, residui dei supporti
di cucitura costituiti da linguette allumate solcate fermate da
chiodi. Sulla prima carta del testo si legge, di mano settecentesca,
"Pertinet ad Bibliotheca(m) S(ancti) Fran(cis)ci Palu(m)barie".
Fortemente danneggiata da tagli netti longitudinali. |
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Fattura in copia della Legatoria e Tipografia Lodovico Muratori,
datata 25 gennaio 1939
Archivio, Carteggio amministrativo,
anno 1939, tit. IV.1, allegato al prot. 99
La fattura è relativa alla rilegatura in mezza pelle di 23
volumi, tutti incunaboli, e al restauro e rilegatura di 5 volumi
di piante e disegni della raccolta Gozzadini.
L'incunabolo con l'opera di Duns Scotus - la cui consegna alla legatoria
Muratori fu registrata il 29 luglio 1938 - è il sesto dell'elenco
dove si legge che per rilegarlo, così come per tutti gli
altri, la Biblioteca spese 25 lire. La fattura è allegata
a una minuta di lettera di Albano Sorbelli al soprintendente bibliografico
Domenico Fava, datata 26 gennaio 1939, con la quale si comunica
di aver speso il contributo ministeriale di 2.000 lire concesso
nel 1938 per interventi di rilegatura e restauro e si rinnova la
richiesta per l'anno in corso. Sorbelli, grazie ai finanziamenti
statali, realizzò una campagna di rilegatura degli incunaboli
partita alla fine degli anni Venti, secondo criteri da lui descritti
come rispondenti "al duplice fine del decoro e della conservazione:
mezza pelle di zigrino, copertura dei due piatti di tela a colori
fusi intonati, difesa delle sporgenze e parti esterne, cordoni,
titoli abbreviati con luogo e data di stampa, nessun ornamento a
oro". |
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