Roversi aveva maturato proprio a metà degli anni Sessanta la decisione di auto-escludersi dall'editoria "ufficiale". Nascono così le edizioni ciclostilate, che Roversi realizzava in proprio e spediva liberamente e direttamente.
Le Descrizioni in atto, scritte tra il 1963 e il 1970, qui mostrate nell'edizione del 1985, rappresentano esattamente questo modo di agire: fortemente volute da Calvino per Einaudi, Roversi rifiutò di pubblicarle decidendo di realizzarne copie al ciclostile, e di spedirle a richiesta.
Questa decisione, assieme a quella di non partecipare a dibattiti, presentazioni, incontri pubblici, ha accompagnato la sua azione culturale fino ad oggi. Assieme però alla massima disponibilità di ascolto: sono tanti i poeti e scrittori che Roversi ha incontrato negli spazi della Palmaverde, così come sono tante le prefazioni a libri e gli interventi scritti su riviste di politica, quotidiani e periodici.

Nel 1968 e nel 1970 scrive testi per il teatro (Il crack e La macchina da guerra più formidabile) che vengono rappresentati ma che saranno pubblicati in volume solo negli anni Duemila.
Rispettivamente nel 1973 e nel 1975 escono i due dischi Il giorno aveva cinque teste e Anidride solforosa, dove le parole di Roversi vengono musicate e cantate da Lucio Dalla.