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IL PROGETTO
1. Introduzione
2. La selezione dei reperti
3. Il protocollo di osservazione
4. Il metodo e gli strumenti di analisi
5. Un test delle potenzialità offerte dal repertorio: le filigrane di Giovanni Antonio Sassi
6. Conclusioni e prospettive di ricerca


Composizione della filigrana: un insieme di lettere e simboli.
Un esempio: la marca di Domenico Maria Pulzoni

1. Introduzione
La ricostruzione della storia della fabbricazione della carta a Bologna presenta numerose lacune e difficoltà nonostante la città, sede di una prestigiosa e antica Università, rappresenti storicamente un importante centro di produzione e di consumo di carta. Infatti, non solo non conosciamo l'occasione né i responsabili dell'introduzione del nuovo materiale nella capitale del diritto dell'Europa medievale, ma gli artigiani operanti all'interno delle cartiere rappresentano per lungo tempo una categoria di mestieri sommersi, la cui identità è ignota forse anche ai contemporanei.
Eppure, fin dai primi esemplari prodotti in Italia, l'origine e le caratteristiche qualitative del foglio 'alla forma' sono indicate dalla filigrana, costituita da un simbolo, da una sigla o da una combinazione di lettere e figure visibili in trasparenza sulla carta stessa. Tuttavia, il ruolo svolto dalle filigrane e il significato da attribuire loro sfuggono ancora in larga parte alla comprensione dello studioso, dal momento che essi non sono univoci né stabili nel tempo.
Il passaggio tra i secoli XVII e XVIII rappresenta un momento particolarmente fortunato per l'inizio di una indagine storica sulla produzione e sul commercio della carta bolognese, dato che la ricerca può essere fondata sulla conoscenza della struttura e del ruolo dei marchi in uso in questi anni; infatti, all'inizio del secolo XVIII le prescrizioni emanate dall'autorità cittadina impongono al fabbricante di contrassegnare i fogli con nuovi marchi, i quali devono indicare la tipologia del manufatto, tramite una serie di simboli codificati, e il nome del produttore compendiato dalle iniziali alfabetiche; poiché le fonti archivistiche ci tramandano i nomi di alcuni 'cartari' attivi in questo periodo nei mulini cittadini, il riscontro documentario consente in numerosi casi di risalire dalle iniziali filigranate impresse sui fogli all'identità del loro produttore.

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