Asse di simmetria: linea virtuale che divide la forma
in due rettangoli uguali.
Catenella: intreccio di fili di rame o di ottone che
legano le vergelle l'una all'altra all'altezza di ciascun
colonnello.
Clone: foglio appartenenti alla stessa serie.
Colonnelli: bacchette a sezione triangolare fissate
sulla cornice della forma, parallelamente al lato corto, alle
quali le vergelle sono cucite mediante una successione di
punti metallici.
Contromarca: contrassegno di piccole dimensioni collocato
nella metà muta (la metà del foglio opposta
a quella contenente la filigrana), per lo più rappresentato
dalle iniziali del cartaio, utilizzato verosimilmente per
distinguere i diversi fabbricanti che impiegano lo stesso
tipo di filigrana.
Coppia: insieme delle due forme gemelle.
Densità: misura convenzionale dello scarto
fra le vergelle, ottenuta misurando il numero di vergelle
contenute in un cm².
Faccia esterna/ lato feltro: lato del foglio che si
trova orientato verso l'alto al momento in cui esso viene
modellato sulla forma, e che con la sformatura entra a contatto
con il feltro.
Faccia interna/ lato dell'impronta: lato del foglio
che al momento della lavorazione si trova a contatto con la
trama della forma, della quale porta impresso il tracciato.
Filigrana, segno, simbolo, contrassegno, marchio:
figura impressa sulla carta tramite un filo metallico cucito
sulla trama della forma, rappresentante un oggetto, un simbolo,
un personaggio mitologico, una lettera o una combinazione
di questi elementi; posizionata al centro della metà
del foglio, la filigrana riveste la funzione di contrassegno
della cartiera e indica il formato e la qualità della
carta.
Filigrane gemelle: insieme di due filigrane identiche
nelle intenzioni del fabbricante, ciascuna delle quali è
fissata rispettivamente nella metà destra e nella metà
sinistra delle due forme che costituiscono una coppia, e generalmente
con orientamento opposto l'una rispetto all'altra.
Filone: impronta lasciata sul foglio di carta da ognuna
delle catenelle che legano le vergelle ai colonnelli.
Filone adiacente: impronta lasciata sul foglio di
carta da una catenella che affianca la filigrana.
Filone principale/ portante: impronta lasciata sul
foglio di carta dalla catenella supplementare cui è
ancorata la filigrana; essa può essere o meno fissata
ad un colonnello; la sua distanza rispetto ai filoni contigui
è inferiore a quella normale.
Filone supplementare: impronta lasciata sul foglio
di carta dal tagliafilo o dalla catenella portante, la cui
distanza rispetto a quelle contigue è inferiore al
normale.
Foglio alla forma: foglio di carta ottenuto tramite
l'adesione delle fibre alla trama metallica di un telaio con
il quale viene filtrata la pasta di cellulosa.
Forma/ modulo: telaio con il quale viene filtrata
la pasta di cellulosa per ottenere il foglio di carta.
Forme gemelle: i due telai impiegati simultaneamente
dai lavoranti addetti ad una stessa tina, e contrassegnati
dallo stesso simbolo.
Gonfalone: emblema dello Stato Pontificio e caratteristica
filigrana bolognese del XVIII secolo, rappresentata da due
chiavi decussate sormontate da un baldacchino con una piccola
croce.
Impronta: impressione della trama del telaio sul foglio
di carta, leggibile in trasparenza.
Magli/ mazzi: martelli azionati dall'albero a camme
di una ruota idraulica, tramite i quali viene effettuata la
sfibratura degli stracci.
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Margini intonsi: margini del foglio di carta non
interessati da rifilatura.
Orientamento: disposizione del disegno di una filigrana
asimmetrica rispetto al proprio asse verticale.
Pesto/ pisto: pasta ottenuta dalla sfibratura degli
stracci.
Pila o pilla: vasche in pietra, con il fondo rivestito
di ferro, all'interno delle quali la polpa di cellulosa
viene sottoposta all'azione dei magli.
Ponitore e lavorante: i due cartai addetti ad una
tina; il lavorante, dopo aver immerso il setaccio nella
pasta di cellulosa, lo porge al ponitore e, con un unico
movimento, riceve dalle sue mani un secondo setaccio che
il ponitore nel frattempo ha rovesciato, deponendo il foglio
su di un feltro per l'asciugatura.
Portata: distanza fra due catenelle/filoni adiacenti.
Portata principale: l'intervallo tra due catenelle/filoni
in cui è inserita la filigrana o una sua parte.
Posizione della filigrana: collocazione della filigrana
rispetto all'asse di simmetria verticale del foglio.
Posta: pila dei fogli sformati dal telaio e intercalati
a feltri per la pressatura.
Punto di attacco/ di cucitura: ognuno dei nodi o
dei passaggi del filo che fissa le catenelle ai colonnelli.
Rifilatura: operazione con la quale vengono eliminate
le caratteristiche 'barbe' ai margini delle carte alla forma
e vengono adeguate le dimensioni dei fogli contestualmente
alla loro rilegatura.
Risma: stock commerciale composto da un numero determinato
di carte.
Serie: insieme di fogli prodotti dalla medesima
forma.
Sfibratura: separazione e scomposizione delle fibre
dei tessuti vegetali tramite l'azione meccanica dei magli.
Sformatura: operazione con la quale il lavorante
rovescia il telaio che riceve dal ponitore, depositando
il foglio di carta su di un feltro.
Tagliafilo: ciascuna delle due catenelle supplementari
che cuciono l'una sull'altra le vergelle a breve distanza
dai margini della forma. Il tagliafilo può essere
ancorato o meno ad un colonnello d'appoggio.
Tina: grande recipiente di pietra, con, al proprio
interno, una piccola caldaia di rame per mantenere tiepida
l'acqua in inverno e garantire quindi una migliore sospensione
del pesto.
Trama: l'insieme dei fili metallici del telaio.
Vergatura: impronta delle vergelle sul foglio di
carta.
Vergelle: sottili fili metallici fissati alla cornice
del telaio, parallelamente al lato lungo, con la funzione
di filtrare il pesto trattenendo le fibre di cellulosa.
Vergelle doppie: vergelle alternativamente spesse
e sottili.
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