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IL PROGETTO


Impronta della forma: filoni, tagliafilo, filigrana, filone portante, portata principale.
Misurazione dei parametri identificativi delle filigrane

Densità delle vergelle

3. Il protocollo di osservazione e la ricostruzione virtuale della forma
Dopo la sua sformatura, il foglio conserva impressa sulla propria superficie l'impronta del telaio con il quale è stato prodotto; osservata in trasparenza, la carta offre una rappresentazione semplificata e bidimensionale della struttura metallica della forma, che permette di ricostruirne virtualmente le caratteristiche.
Per ogni esemplare possono quindi essere rilevati la presenza del tagliafilo, la quantità e la posizione dei filoni, la distanza tra l'uno e l'altro di essi ('portata'), la posizione della filigrana e della contromarca e la loro distanza dai filoni adiacenti, la presenza del filone supplementare a supporto della filigrana, la densità delle vergelle.
L'osservazione archeologica dei fogli di carta è stata condotta sulla base di un protocollo predefinito, a garanzia dell'omogeneità delle operazioni di rilevamento dei dati.
Ogni filigrana raccolta nel repertorio è associata alla descrizione del foglio sul quale è impressa, di cui vengono registrate le misure, l'eventuale rifilatura dei margini, la distanza minima e la distanza massima tra i filoni, la presenza del 'tagliafilo' - cioè di un filone supplementare posizionato in prossimità dei margini del foglio e visibile in assenza di rifilatura.
Viene inoltre indicata la posizione della filigrana rispetto all'asse di simmetria della forma, il suo orientamento nei casi di disegni non speculari, che presentano cioè un'asimmetria rispetto all'asse verticale, la sua posizione rispetto ai filoni, il suo eventuale ancoraggio ad un filone supplementare di supporto ('filone portante') e la 'portata principale', cioè l'intervallo tra due filoni in cui è inserita la filigrana, in rapporto al numero delle portate della forma. La filigrana viene identificata descrivendone il soggetto e la misura massima della larghezza e dell'altezza,
La descrizione del foglio è completata dal rilevamento del numero di vergelle contenute in un cm² e di eventuali particolarità della vergatura (ad esempio, la presenza di vergelle doppie, cioè alternativamente spesse e sottili).
Questi dati, oltre a caratterizzare i fogli prodotti dalla medesima forma, distinguendoli da quelli prodotti con forme diverse, sono utili al riconoscimento delle forme gemelle, cioè della coppia di forme impiegate simultaneamente dai due operai che lavorano alla stessa tina; esse infatti sono caratterizzate da filigrane molto simili, fissate una al centro della metà destra e una al centro della metà sinistra della forma; inoltre, non di rado, quando le filigrane gemelle hanno un disegno asimmetrico, esso presenta un orientamento opposto rispetto ai margini del foglio.
Infine, l'osservazione viene completata rilevando la frequenza con la quale uno stesso disegno si presenta all'interno del repertorio.
   
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